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Tennis, WTA Linz: nulla da fare per Camila Giorgi, sfuma il sogno del primo titolo

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Grandissima delusione per Camila Giorgi che cede a Karolina Pliskova per 7-6 3-6 6-7 in poco meno di due ore e mezza di gioco. La nostra giocatrice non concretizza un match point sul 6-5 del terzo set e, per la seconda volta quest’anno (già sconfitta in finale a Katowice da Alizé Cornet), è costretta a rimandare l’appuntamento con il primo titolo in carriera.

Nel primo set entrambe le giocatrici sono piuttosto fallose. Un break nel quinto gioco ai danni della Giorgi porta la Pliskova sul 3-2. L’immediato controbreak non arriva: l’italiana manca tre palle break consecutive e si fa recuperare da 40-0. Il momento decisivo arriva nel decimo gioco, quando Camila riesce a strappare il servizio all’avversaria, portandosi sul 5 pari. I due successivi turni di battuta sono tenuti dalle rispettive giocatrici e si vola così al tiebeak, dove a spuntarla per 7-4 è l’italiana che vince il primo set per 7-6.

Totale blackout della Giorgi all’inizio del secondo parziale: la ceca, approfittando del momento difficile dell’avversaria, si porta subito sul 4-0. La Pliskova perde un turno di battuta, concedendo un break alla sua avversaria, ma, tenendo il servizio nei successivi game, porta a casa velocemente il secondo set per 6-3.

Dopo il primo game del terzo set, conquistato al servizio dalla Giorgi, la ceca chiede il medical time-out. Qualche dubbio sull’autenticità del problema della Pliskova sorge spontaneo, considerando che i successivi game sono tutti a favore di quest’ultima che, piazzando due break si porta sul 5-1. Piccola reazione dell’italiana che sul 5-2 piazza un break e lo consolida tenendo il successivo turno di battuta. Quando si trova a servire per il match, la Pliskova perde il proprio turno di battuta e consente di rientrate nel match alla nostra, che però non sfrutta un match point sul 6-5 in suo favore. A decidere le sorti dell’incontro è il tiebreak: Camila vanifica tutto e sbaglia tantissimo. La Pliskova vince il tiebreak e, con esso, il torneo.

Ormai Camila Giorgi sembra averci abituati a quest’incostanza che proprio non vuole saperne di andar via: capace di alternare momenti di ottimo gioco, a tratti da top 10, a errori imbarazzanti e punti persi quando sembravano ormai conclusi, la Giorgi non riesce a fare il salto di qualità. Avere forza nelle braccia non basta. Per entrare tra le grandi bisogna usare la testa. Appuntamento a Mosca (o meglio, alla prossima stagione) per verificare se anche lei lo ha capito.

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stefania.gemma@olimpiazzurra.com

Foto: Federtennis/Tonelli

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