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Precisione
Tiro a segno, Finali Coppa del Mondo Gabala: Campriani e Zublasing sempre al top! Mentre…
Si sono concluse da pochi giorni le Finali della Coppa del Mondo 2014 di tiro a segno e per l’Italia, dopo un evento così prestigioso, è tempo di tracciare l’ennesimo bilancio stagionale.
Partendo dal fatto che ben cinque atleti fossero qualificati per questo evento, molte considerazioni si possono fare.
La prima ad esempio, riguarda Niccolò Campriani: l’ingegnere fiorentino infatti, dopo un Mondiale sottotono, ha voluto far capire ai suoi avversari che quello di Granada è stato solo un imponderabile passaggio a vuoto e, con l’argento nella gara di carabina da 10m e la finale conquistata (8° posto finale) nella competizione delle 3posizioni, i risultati sono li a testimoniarlo.
Il secondo motivo di analisi invece, focalizza l’attenzione su Petra Zublasing.
Al momento non vi sono dubbi: l’altoatesina è la più forte tiratrice italiana e (forse) del mondo nella carabina femminile. Riesce a calarsi senza problemi in tutti i tipi di competizione e il suo stato di forma attuale, le consente di essere sempre al top.
La disamina conclusiva, infine, è riservata ad Andrea Amore, Sabrina Sena e Riccardo Mazzetti.
I tre tiratori, seppur con armi e specialità diverse, appaiono attualmente come la miglior diapositiva della squadra italiana, fatta eccezione per i due fenomeni sopra elencati.
I tre, come altri nell’ultimo biennio, sono stati capaci di sfoderare impressionanti prestazioni sui migliori palcoscenici del mondo e poi magari non essere protagonisti per diverso tempo peccando nella ricerca di quella continuità che, se si vuole essere un punto di riferimento a livello planetario, deve essere uno degli elementi imprescindibili.
Intendiamoci, nessuno gliene vuole fare una colpa. Sulla professionalità di ogni elemento della nazionale italiana siamo pronti a scommettere, ma forse anche il recente passato ci ha spesso abituati bene e quindi, anche quando si registra un minimo insuccesso sembra che qualcosa sia andato immediatamente per il verso storto.
Detto questo, l’appuntamento per i nostri portacolori sarà sicuramente quello dell’annata 2015; dove ci sarà da battagliare per andare a strappare il maggior numero di carte olimpiche possibili, verso Rio 2016.
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michele.cassano@olimpiazzurra.com
Foto: UITS