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Ciclismo
Tricolori ciclismo su pista: a Guderzo e Persico le corse a punti
Un’ultima giornata davvero molto intensa al velodromo “Fassa Bortolo” di Montichiari per i campionati nazionali di ciclismo su pista.
Anzitutto, si sono assegnati i titoli dell’inseguimento a squadre: nel femminile, Beatrice Bartelloni, Elena Cecchini, Marta Tagliaferro e Tatiana Guderzo, ovvero tre Fiamme Azzurre e una della Wiggle-Honda, conquistano il titolo in 4:40.003, sconfiggendo in finale il quartetto Astana-BePink (Simona Frapporti, Ana Maria Covrig, Michela Maltese, Silvia Valsecchi). Sono invece le rappresentanti della Lombardia ad esultare nella categoria junior, ovvero Martina Alzini, Katia Ragusa, Claudia Cretti e Silvia Persico, che relegano all’argento le piemontesi Giorgia Capobianchi, Carmela Cipriani, Daniela Magnetto Allietta e Gaia Tortolino.
Tra i ragazzi, il crono di 4:12.658 permetto a Michael Bresciani, Francesco Castegnaro, Piergiacomo Marcolina e Alex Buttazzoni di piegare in finale il quartetto della Colpack (Simone Consonni, Davide Martinelli, Francesco Lamon, Oliviero Troia), mentre tra gli junior la Lombardia bissa il successo del femminile grazie a Giovanni Pedretti, Giacomo Garavaglia, Imerio Cima e Matteo Moschetti davanti ai piemontesi Luca Limone, Filippo Ganna, Gabriele Raco e Matteo Sobrero.
Simone Consonni e Francesco Lamon si aggiudicano invece il titolo dell’Americana con un certo vantaggio (otto punti) su Manuel Cazzaro e Alex Buttazzoni, con Giacomo Garavaglia e Matteo Moschetti campioni tra gli junior (secondo posto per Gabriele Raco e Matteo Sobrero). Infine, la velocità a squadre maschile fa registrare il 47.090 di Davide Ceci, Francesco Ceci e Giacomo Del Rosario negli open, con Andrea Guardini, Jakub Mareczko e Riccardo Minali in seconda posizione; Attilio Viviani, Francesco Toffoli e Andrea Zorzetto festeggiano invece tra i più giovani, mentre Stefano Moro, Gianmarco Begnoni e Mattia Geroli agganciano la piazza d’onore.
Infine, le ultime due maglie tricolori vengono assegnate nella corsa a punti femminile: la vicentina Tatiana Guderzo (Fiamme Azzurre) domina quella élite distanziando Simona Frapporti e Annalisa Cucinotta, forse l’atleta più regolare di questa rassegna. Silvia Persico (Valcar-PBM) fa invece suo l’alloro junior, precedendo Maria Vittoria Sperotto e Katia Ragusa.
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com
ale sandro
5 Ottobre 2014 at 14:52
Ultima giornata con la buona prestazione di praticamente metà della nazionale di inseguimento femminile che fallì al mondiale. Proprio il recupero di Marta Tagliaferro a livelli degni di nota potrebbe essere fondamentale, vista l’età ancora giovane e l’esperienza che ha accumulato negli anni precedenti in cui si gareggiava ancora sui 3km. La serie di ragazze dell’Astana (covrig , maltese) e delle squadre junior, sparse tra le prime due formazioni in classifica ,continua a confortare sulla base di atlete da destinare il più possibile a questa disciplina.
Mi piacerebbe vedere uno sparuto gruppetto di velocisti oltre ai Ceci più Del Rosario, che si preparino adeguatamente per un paio di stagioni di fila, e tra questi Guardini. Lo so è troppo tardi, ma per me questo atleta è ancora in età per essere d’aiuto all’ambiente della velocità su pista. Si è fatto l’errore con Ivan Quaranta, si cerchi di non ripeterlo totalmente, anche solo per un ruolo di “guida” per atleti come Riccardo Minali.
Tornando alle due meraviglie cremonesi diciasettenni, la performance nella velocità a squadre impone la presenza fissa delle due azzurre in più competizioni senior possibili. Il tempo ottenuto le mette tra le prime 12 al mondo, ad oggi. Per Tokyo si lavorerà per avere un gran duo che può gareggiare ad alto livello in 4 gare, ma per Rio nella specialità che ho citato, tentare di avvicinare la qualificazione ,per quanto sia durissima non è utopia.
Chiudo con un ringraziamento a voi di aver parlato quasi da soli di questo evento (mi pare solo cicloweb ne abbia trattato giornalmente come voi). Bravi!
Marco Regazzoni
5 Ottobre 2014 at 23:42
Grazie per i ringraziamenti, io personalmente credo molto nel ciclismo su pista e, anche se a breve termine non raggiungeremo certo gli standard su cui contavamo fino agli anni Novanta, noto comunque un certo fermento nell’ambiente…anche in discipline nelle quali eravamo letteralmente scomparsi, come la velocità (per ora femminile). Tra pochi giorni sapremo i convocati per gli Europei, anch’io porterei una squadra molto giovane, per quanto si dovrà vedere l’effettivamente stato di forma delle junior reduci comunque da una stagione molto intensa.