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Volley, Mondiali 2014 – Grande Italia! I motivi del “successo”, manca solo il podio

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L’Italia ha chiuso il Mondiale 2014 di volley femminile al quarto posto. La rassegna iridata, organizzata nel nostro Paese, ci ha visto ottenere il miglior risultato della storia dopo il trionfo del 2002, al pari del quarto posto ottenuto nel 2006. Vediamo i motivi di questo “successo”.

 

–          MIRACOLO, TRA MILLE DIFFICOLTA’. Fino a questo inverno (inoltrato) l’Italia non aveva nemmeno un allenatore. Il nome di Bonitta è uscito al termine di una roulette che sembrava impazzita. Poi, nell’ordine: la rinuncia di Tai Aguero che lascia il ritiro per motivi familiari, dopo che si era pensato a lei per la cabina di regia; Lucia Bosetti si rompe il crociato all’esordio nel Grand Prix, privandoci di una schiacciatrice fondamentale; Francesca Ferretti si è resa protagonista di un recupero lampo. Certo alla fine non ci è andata male perché abbiamo così ritrovato Leo Lo Bianco, fondamentale per giungere fino a questo punto.

–          CHE SQUADRA. 14 titolari, punto di forza di questa Italia rispetto alle avversarie. Mix di veterane e di giovani, creato appositamente per questo Mondiale casalingo, per provare a inseguire un sogno. La capitana Piccinini, Lo Bianco, Cardullo, Costagrande, Del Core sono giocatrici che hanno dato tanto alla maglia azzurra e che (senza offesa) hanno comunque una certa età anagrafica. Diouf, Caterina Bosetti, Chirichella, Folie sono invece il futuro più limpido, ventenni terribili che stanno dimostrando tutto il loro talento. Nel mezzo Ferretti, Arrighetti, Lucia Bosetti (qui assente per infortunio), De Gennaro sono un po’ la generazione di mezzo. Tutti (o quasi) hanno giocato molto bene: ora vedremo per il futuro, soprattutto in ottica Olimpiadi 2016.

–          DELUSIONE? NO, GRAZIE. Diciamolo chiaramente: per come si era messa e per le premesse della vigilia, vedere questa Nazionale in semifinale è già stato tanto. Non eravamo tra le più forti al Mondo, ma con un gioco convincente e di carattere ci siamo ritrovati nell’elite planetaria. Il cammino della prima fase e di parte della seconda sono stati assolutamente semplici. Il calendario (Tunisia, Argentina, Croazia, Azerbaijan, Belgio) era davvero semplice (come capita sovente a chi gioca in casa) per crearci problemi. Le ragazze, però, hanno poi sconfitto Giappone, Cina, USA ed eliminato la Russia Campione uscente. Imprese che non arrivano certamente a caso. Certo il crollo nel momento cruciale, quando ormai eravamo diventate le favorite, fa male al cuore.

–          TRASCINATRICI DI POPOLO. Semifinale e Finale trasmesse su Rai Due è un successo per il volley, in un Paese come l’Italia in cui il mainstream fatica a dare spazio eguale a tutte le discipline. Palazzetti pieni, Forum esaltato nella rincorsa alle medaglie. Emozione a mille in tutta la Nazione, tanta passione attorno a questa squadre, tanto affetto e amore.

–          BONITTA, THE GURU. C’è tanto di suo in questa Nazionale. Nell’aggressività, nella voglia di vincere, nella capacità di graffiare, di perseguire un obiettivo. Ha costruito una nuova Nazionale, con un po’ di collage, con tante fantasie e soluzioni. Inventarsi il doppio opposto in campo, sostituire spesso la diagonale, portare tre palleggiatrici, utilizzare molto il doppio cambio, sfruttare al meglio tutta la panchina.

–          GIOCO ESPRESSO. Molto bene sotto il profilo tecnico-tattico. Servizio sempre sfruttato nel migliore dei modi, molto bene a muro (anche se ci sono stati dei passaggi a vuoto) con Chirichella stellare, la difesa si è ben retta su De Gennaro, qualche sofferenza di troppo in ricezione e in attacco (ma a fasi alterne).

–          UNA PER TUTTE, TUTTE PER UNA. Il leit-motiv di questa squadra. Tutte pronte ad aiutarsi, a giocare insieme, a inseguire il medesimo obiettivo. Grandissimo affiatamento, forse come non si vedeva nel settore femminile da ormai 12 anni… Dal trionfo di Berlino, sempre con Bonitta sulla panchina.

 

(foto FIVB)

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