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Pallavolo
Volley, Mondiali 2014 – Italia al capolinea: il sogno si frantuma sulla Cina. Addio Finale
L’impresa non è riuscita. L’Italia, nella bolgia del Forum di Assago, fallisce l’assalto alla Finale del Mondiale casalingo. L’amarezza è davvero tanta, anche perché c’è la sensazione di un’occasione sfumata e davvero irripetibile.
Il sogno delle azzurre, alla terza semifinale della nostra storia, si infrange contro le superlative difese di una Cina stellare che tira su davvero di tutto e rende infruttuosi i molteplici attacchi delle ragazze di Bonitta. Il guru del volley italiano non riesce a replicare il trionfo di Berlino 2002, ormai a un passo dalla meta. E in Finale ci sono proprio quegli USA che battemmo 12 anni fa. Gruppo fantastico, entusiasmante, palpitante, capace di trascinare l’intera Nazione. Brave anche oggi, ma peccato che sia finita così…
Le asiatiche guidate dalla guru Ling ci costringono a chinare il capo, rifilandoci un 3-1 (25-21; 25-20; 20-25; 30-28) combattuto e sostanzialmente corretto per quanto si è visto in campo. L’Italia, partita contratta e meno sciolta rispetto a quanto ci ha abituato durante tutto il cammino iridato, ha fatto fatica nei primi due set ma non è mai crollata. Ci ha poi messo cuore, voglia, ha aumentato il tasso tecnico, ha combattuto fino all’ultimo pallone e ha avuto anche una chance per trascinarla al tie-break. L’applauso alle giocatrici è il minimo per quanto hanno dimostrato, ma davvero che peccato…
Domani pomeriggio (ore 17.30, diretta RaiDue) giocheremo contro il Brasile per la medaglia di bronzo mentre Cina e USA si sfideranno per il titolo in serata: le statunitensi, capaci di eliminare le Campionesse Olimpiche nel pomeriggio, non hanno mai vinto il titolo mentre le cinesi non vedono l’oro dalla doppietta degli anni ’80.
Alla fine Antonella Del Core sarà top scorer (16) con una grande prestazione in difesa. Centoni concretizza poco (15, 30%), Diouf benissimo al servizio (addirittura 5 aces, 15 punti). De Gennaro spaziale, male Arrighetti, Chirichella ottima in coperturaLe ragazze usciranno in lacrime dal campo. La delusione è tanta.
Avvio contratto dell’Italia. L’emozione si fa sentire e manca il piglio giusto, quella della grande squadra. Non è la formazione che ha entusiasmato per tre settimane. Soffriamo troppo il muro cinese, Yuan sugli scudi piazza il solco decisivo a metà del primo set. Le azzurre giocano pochi primi tempi nonostante una ricezione che tiene, il servizio non mette in difficoltà le avversarie che sono brave da posto 4 oltre che a difendere in maniera esagerata. Centoni la migliore ma gioca davvero da sola.
La musica non cambia nel secondo set. Ancora grande avvio del nostro opposto, ma Lo Bianco e Arrighetti faticano in maniera esagerata. Le azzurre non sono in palla, non riescono davvero a ingranare. Sul 9-12 subentrano Ferretti e Folie per una deludente Arrighetti. Un ace di Chirichella ci riporta sotto (11-13) ma nuovamente il muro cinese ci asfalta (11-16). I cinque punti permarranno sostanzialmente fino al termine del parziale, costretti ad alzare bandiera bianca dopo un punto infinito vinto dalle cinesi (19-23). Di fronte alla loro difesa c’è davvero poco da fare.
Sotto 2-0, sull’orlo del baratro, Bonitta deve inventarsi qualcosa di geniale che metta in crisi la macchina cinese. Dentro le due opposte: diagonale Del Core-Diouf, confermata quella tradizionale Lo Bianco-Centoni, al centro Chirichella e Folie. L’Italia ritrova l’entusiasmo, la sua forza, la sua grinta. Si torna a servire alla grande, l’attacco brilla, Cina in difficoltà sotto i nostri colpi. La Reginetta del set è una scatenata Del Core che si inventa davvero di tutto tra muri, aces, attacchi annichilisce quasi da sola le asiatiche. Si parte con un ace di Diouf che poi con un buon muro crea il primo break importante (7-4), due muri di Del Core e Diouf ci fanno volare 11-6, prima che anche Folie contribuisca alla festa (14-9). Diouf si scatena col mani fuori (due consecutivi per il 17-13), la Cina ricuce ma di nuovo Del Core con un muro, un ace e un attacco mette l’ipoteca sul set poi chiuso da un super diagonale di Diouf.
Quarto set davvero da cardiopalma. L’Italia conduce bene con una sontuosa Diouf, vola sul 15-13 grazie a un eccellente primo tempo di Chirichella ma qui clamorosamente si impalla. Subisce un break di cinque punti, ma riesce a ricucire grazie a degli errori cinesi e a una sgasata di Del Core con due sontuosi mani out: 23-23. Il match si incendia, lotta punto a punto: Del Core annulla il primo match point grazie a delle super difese, le cinesi sbagliano il servizio e si annullano il secondo e terzo. Un ace di Del Core ci regala il set-point ma purtroppo la Cina lo annulla bene sfruttando il mani fuori del muro. Diouf annulla il quarto match-point, ma è l’ultimo sussulto. La Cina concretizza l’ultimo attacco. Il Forum si zittisce, poi applaude le ragazze. Addio Finale.
Luca46
12 Ottobre 2014 at 23:52
se devo dare un giudizio sulla formula di questo torneo devo dire che non mi piace per niente. I punti da portarsi alla seconda fase sono una boiata. Meglio fare dei gironi dove ci sono solo squadre non ancora incontrate. E poi via con i quarti.
alebi
12 Ottobre 2014 at 16:19
Io onestamente prima del mondiale maschile avevo capito che le due squadre prime al termine del secondo girone sarebbero andate direttamente in semifinale mentre la terza e la quarta si incrociavano in una sorta di piccola semifinale. Cosí ci sarebbe stato un vantaggio concreto nel tentare di arrivare primi perché onestamente non vedo cosa ne abbiano tratto Italia e Brasile visto che hanno dovuto giocare altre due partite senza portarsi nessun bonus e poi la composizione dei gironcini è stata a sorteggio (da qui l’eventualità che si ripetessero le sfide). Con questa logica si potevano anche giocare le altre finaline utili per assegnare i punti del ranking. Alla fine in semifinale ci sono arrivate lo stesso le prime due, cosa che dimostra che il terzo gironcino non ha apportato nulla ma è solo servito ad allungare il brodo. I primi due gironi hanno senso, soprattutto il secondo. Infatti questa logica di creare il primo girone più per questioni geografiche che di ranking porta a degli squilibri evidenti (è successo sia al maschile che al femminile) quindi il secondo girone in un certo senso ammortizza e riequilibra il tutto. Ma il terzo me lo devono spiegare, a questo punto se ne faceva uno unico e chi finiva in testa vinceva, ma non sarebbe più stato un mondiale bensì una grand Champions cup
MARIO82
12 Ottobre 2014 at 17:09
Si una final 6 tipo Grand prix sarebbe l’ideale per l’Italia visto che e’ evidente che negli ultimi anni soffriamo molto le partite dentro fuori ma a quel punto diventerebbe praticamente un campionato a girone unico.
MARIO82
12 Ottobre 2014 at 14:30
Certamente bisogna fare i complimenti a questa nazionale che ha fatto un mondiale straodinario e che ha lottato fino alla fine ma resta veramente un grandissimo amaro in bocca.
Peccato per i primi due set secondo me non giocati al meglio (contro una Cina che comunque e’ stata perfetta) forse anche perchè per la prima volta in questo mondiale le azzurre sono scese in campo da favorite e oltretutto con ancor più pressione addosso per via della sconfitta del Brasile.
Troppi errori al servizio , in attacco e in quei meccanismi di gioco che non sono stati perfetti come nelle altre partite e questo ha permesso alle asiatiche (che oltretutto sono entrate in campo già molto cariche come era prevedibile) di prendere sempre più fiducia in tutti i fondamentali di gioco.
Poi c’è stata una bella reazione ma aver “concesso” due set di vantaggio a questa Cina e’ stato davvero troppo.
Vorrei però sottolineare le prestazioni monster di Zhu e della giovanissima centrale Yuan (credo abbiano fatto quasi 50 punti in due … davvero troppi!!!) che hanno vinto praticamente due set da sole e hanno fatto veramente la differenza ….. certo anche messe in condizione di farlo dalle compagne.
Però forse quì a mio avviso c’è un po’ il limite della nostra nazionale negli ultimi anni e cioè l’incapacità di trovare una trascinatrice (insomma una da più di venti punti a partita) che faccia la differenza nelle partite più importanti e dove la posta in palio e’ più alta e che aiuti le compagne a uscire dai momenti più difficili in cui il gioco di squadra non e’ al top o comunque non e’ sufficiente per vincere.
Questa sconfitta infatti mi ricorda molto quella con la Corea a Londra dove se non ricordo male fummo travolti dalla furia di una certa Kim abbastanza simile per caratteristiche alla Zhu.
Non a caso nel 2002 ce l’avevamo …… una certa Elisa Togut e fu lei a trascinarci a quell’indimenticabile e storica vittoria 3-2 con gli USA e lo stesso discorso si potrebbe fare con la Gamova nel 2010.
Insomma una che ti spacca la partita serve e magari in futuro Valentina Diouf potrà ricoprire questo ruolo (impressionanti alcuni suoi attacchi nel terzo e nel quarto set) e contribuire in modo determinante al successo dell’Italia.
Sono d’accordo con Alebi sul discorso della formula…. e’ davvero assurdo giocare un terzo girone (con il rischio alla fine di incontrare la stessa avversaria addirittura tre volte) e permettendo ad alcune squadre di fare calcoli magari risparmiandosi in alcune partite (come secondo me ha fatto la Cina con il Brasile e con l’Italia stessa a Bari … ricordo che la capitana Hui non aveva giocato) ed avere un giorno di riposo in più come e’ appunto successo alla Cina.
Infine non e’ un caso che arrivino in finale le due squadre più giovani in una competizione così assurdamente lunga (undici partite per arrivare in semifinale!!!!!!!!) e secondo me Brasile e Italia hanno pagato anche questo e alla fine fa rabbia ritrovare sul podio prima e seconda due squadre che le azzurre avevano battuto.
Speriamo davvero che l’Italia su quel podio ci sia ma servirà veramente un’impresa contro una squadra che ormai da tanti anni e’ la nostra bestia nera oltre al fatto che sono le due volte campionesse olimpiche!!!!
ale sandro
12 Ottobre 2014 at 15:03
Riguardo la formula del torneo la penso così…se proprio deve esistere un gironcino di terza fase, a quel punto le prime dei due gironcini si giocano la finale per l’oro e le seconde quella per il bronzo. Oppure niente terza fase, le prime dei gironi di seconda fase vanno direttamente in semifinale e aspettano che le seconde e terze spareggino, sulla falsariga di ciò che accade ad esempio nella pallanuoto. In questo modo chi dovesse vincere la seconda fase almeno avrebbe la possibilità di riposare una giornata, invece di non avere giornate di riposo come è accaduto in effetti a Brasile e Italia. Oltre a far giocare una o due partite in meno a tutte le squadre ancora in corsa.
MARIO82
12 Ottobre 2014 at 15:17
Io rimetterei semplicemente i quarti di finale incrociando i due gironi a 8 alla fine della seconda fase , in questo modo non ci sarebbero calcoli perchè tutte le squadre cercherebbero di arrivare prime per evitare la più forte dell’altro raggruppamento o comunque per cercare il miglior accoppiamento possibile.
ale sandro
12 Ottobre 2014 at 15:33
Certo, i quarti di finale sarebbero la cosa migliore in tutti i casi ,per qualsiasi sport. In questo modo si potrebbe dare il tempo di recuperare a tutte le squadre nella stessa misura. Se però continuano con queste formule cervellotiche, non scarterei l’esempio della pallanuoto.
alebi
12 Ottobre 2014 at 16:32
Hai ritirato fuori il discorso della trascinatrice ed effettivamente dopo le prime partite avevo detto come questa assenza (o per meglio dire compattezza di squadra) poteva essere la nostra arma migliore così come il nostro punto debole! Effettivamente il non dipendere da una, ci ha portati lontano ma l’abbiamo poi finito per subire. Però in fin dei conti non mi va di ritenerla una carenza, solo un modo diverso di concepire un gioco di squadra ed entrambi possono portarti a vincere o a perdere. A tal proposito Penso alla Dominicana (giocatrice-dipendente) che ha fatto un mondiale superiore alle attese ma anche al Brasile che ha vinto un’olimpiade con la forza della squadra. Io credo piuttosto che siano le occasioni che determinano chi vince e chi perde, soprattutto quando il livello è piuttosto simile, insomma è il bello dello sport!
alebi
12 Ottobre 2014 at 09:33
Concordo in pieno con Luca46. Basta pensare a soli 2-3 mesi fa in che situazione disperata si trovava questa squadra (infortuni e rinunce di giocatrici chiave, recupero disperato dell’ultimo minuto di atlete che stavano in vacanza, un progetto che è partito solo questa estate perchè fino a 6 mesi fa non si aveva nemmeno l’allenatore ecc…). Poi un brutto Gran Prix che è servito, logicamente, per imparare automatismi e affiatamento. Proprio per questa situazione paradossale nessuno ma proprio nessuno metteva l’Italia tra le favorite, nemmeno per via del mondiale casalingo (a nome di tutti erano Brasile, USA, Russia, Cina e Giappone).
Detto questo, onestamente come ci si può lamentare? Già la scorsa partita con la Cina, pur se vinta, non era certo stata una dimostrazione di superiorità ma era stata sudata e legata solo a momenti chiave che a volte puoi vincere (come allora) e a volte puoi perdere (come questo quarto set). E poi l’avete vista la grinta negli occhi delle giocatrici quando erano sotto 2 a 0? Mica hanno mollato come uno squadrone di campionesse incredibili che di nome fa Brasile e che è stato inguardabile nella semifinale con gli USA. Questa squadra non ha mollato un solo secondo, poi la sconfitta è parte della natura dello sport. Poi la squadra non è certo uscita dai giochi visto che ha una finale per il terzo posto da giocarsi anche se temo che le brasiliane riscatteranno la prova indecente di ieri e a parità di determinazione loro sono tecnicamente e atleticamente superiori (poi temo che la delusione tra le nostre sia molto più difficile da superare).
Di questo mondiale ci resteranno le partite capolavoro con gli USA e con la Russia (cioè 2 delle 3 più forti squadre al mondo… non so se mi spiego caro criticone), la capacità di vincere veramente con tutte le giocatrici (il quarto set con la Russia titolare è stato vinto dalle “panchinare”) e una forza al servizio inimmaginabile soprattutto perchè non è mai stata una nostra prerogativa al femminile (credo che l’Italia sia la squadra con più aces all’attivo, ben 10 solo ieri). E qui l’allenamento si è visto eccome (giusto per smentire ancora il nostro troll) perchè ad inizio Gran Prix si vedevano tentativi anche un po’ buffi di servizio flottante e invece ora praticamente tutte hanno la capacità di fare ace (Lo Bianco, Diouf, Signorile, Bosetti, Del Core, Costagrande, Chirichella, Arrighetti, Centoni e sicuramente mi scordo qualcuno).
Due cose mi dispiacciono veramente: primo che se l’Italia fosse arrivata in finale, al 99% l’MVP l’avrebbe vinto Del Core, vera capitana, trascinatrice e donna immagine della pallavolo italiana nel mondo (basta vedere i riconoscimenti internazionali vinti anche col Kazan) e secondo che questa bella squadra non ha molto futuro. Vero che le impressioni più belle le hanno lasciate Diouf (che nei punti finali del quarto set di ieri non ha mostrato nemmeno paura) e Chirichella, oltre alla De Gennaro entrata in una dimensione totalmente nuova, ma spero che almeno Del Core (per i motivi prima detti) e Centoni (che in nazionale c’è stata troppo poco per il suo valore) restino fino a Rio, per fare da “chiocce” a queste ragazzine terribili. Poi purtroppo non vedo una palleggiatrice che possa fare la differenza. Metto subito in chiaro che Ferretti e Signorile sono buone palleggiatrici (Lo Bianco idem nonostante l’età anche se ieri ci ha un po’ “traditi”), ma non da fare la differenza in un contesto internazionale. Ieri le due semifinali si sono vinte soprattutto grazie a questo ruolo, in particolare la cinese è stata sorprendente perchè è riuscita a servire palloni sempre rapidi e perfetti nonostante una recezione della sua squadra non così positiva come si crede. Ferretti, Signorile, Camera, Malinov, una di loro quattro deve esplodere se vogliamo puntare ad una medaglia olimpica.
Sono sempre prolissa 🙂 ma due parole sulla formula della competizione (che già avevo pensato durante il mondiale maschile) le vorrei esprimere: mi piace l’idea dei due gironi, mentre mi è sembrato superfluo il terzo. Primo perchè si gioca veramente troppo, poi si rischia che le squadre giochino sempre con gli stessi avversari, poi dove due squadre si incontrano e la terza sta a guardare è facile fare calcolini e poi perchè viene troppo meno il pathos della gara secca (non mi piace vedere un mese di gironi e gironcini e poi solo un turno da dentro e fuori). Infine, sarà un caso, hanno vinto le semifinali le due squadre che il giorno prima si erano riposate…
Per concludere, non voglio farmi trascinare dalle emozioni (positive o negative) che scaturiranno dopo la finalina, perciò voglio ringraziare già ora questa squadra per un mondiale inaspettatamente meraviglioso!!
Luca46
12 Ottobre 2014 at 08:22
Intanto prima che l’avventura partisse nessuno si aspettava un risultato del genere. Poi non è che ci abbiamo messo due set per ingranare. Abbiamo giocato sempre una pallavvolo di alto livello. Loro rispetto alla scorsa partita hanno fatto qualche particolare meglio e noi un po’peggio. L’importante è stato dimostrare che a questi livelli ci siamo anche noi. BRAVE RAGAZZE !!!
Al
12 Ottobre 2014 at 00:03
I due set che le nostre hanno impiegato per ingranare, purtroppo sono stati decisivi. Grande merito alla Cina che, come dice l’articolo, ha difeso tutto e regalato niente. Ci avevano studiato proprio bene! Anche tra le nostre direi migliore in campo Moki De Gennaro, sicura in ricezione e ‘giapponese’ in difesa. Ora vediamo di battere il Brasile per cancellare con una bella medaglia il pessimo risultato degli uomini!
PoveraItalia
11 Ottobre 2014 at 23:51
La prossima volta invece di fare i selfie con renzi,care ragazze,allenatevi di più,comunque mi è dispiaciuto molto che sia andata cosi.