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Alessandro Spezialetti presenta il GM Cycling Team: “Esperienza importante per i giovani”

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Dopo una vita in sella lasciarsi alle spalle il mondo del ciclismo è difficile. E c’è chi sceglie di continuare, in altre vesti, a far parte di questa meravigliosa famiglia che per una decina di mesi l’anno si sposta da una parte all’atra del mondo, perdendosi e ritrovandosi senza tregua. È il caso di Alessandro Spezialetti: professionista per 16 anni, dopo aver appeso la bicicletta al chiodo ha messo a disposizione la propria esperienza cambiando vesti e tramutandosi in direttore sportivo. Prima per la Nippo – De Rosa, nel 2015 sarà in ammiraglia per il GM Cycling Team, squadra Continetal di affiliazione UCI tutta Made in Italy. 

Signor Spezzialetti, questa non è la sua prima esperienza come direttore sportivo. Come si è trovato la passata stagione?

“L’anno scorso ho fatto la mia prima esperienza da direttore alla Nippo – De Rosa, mi son trovato benissimo, ci ho messo del mio e sono partito per questa avventura. Rispetto a quando correvo non sono più obbligato a fare allenamenti, ma ogni mattina, o quasi, devo recarmi in ufficio per stilare programmi di allenamento e di corsa”. 

Quali sono i suoi obiettivi personali alla vigilia della stagione con questa nuova squadra? 

“Devo ringraziare Gabriele Marchesani che mi ha dato questa possibilità. Avrò più di responsabilità e più potere decisionale. Questo mi fan ben sperare, ho due colleghi vicini,  possiamo collaborare e conoscerci. Cerco di offrire alla mia squadra un’impronta di come vedo io il ciclismo, di come ho intrapreso la mia carriera e spero di dare il mio contributo”.

Il team è composto da corridori per le maggior parte molto giovani: in questo fine settimana ci sarà il primo ritiro. Cosa pensa di poter dire agli atleti durante questo primo incontro?

“Per tutti questi ragazzi è un’esperienza importante poter fare 15-20 gare in Italia e ancora di più all’estero. Non capita a tutti e non è di certo facile. Penso che chiederò loro di essere persone oneste e tranquille, senza desiderio di strafare. Ognuno ha il suo ruolo, il suo compito all’interno del gruppo. Questo primo ritiro servirà più che altro a conoscerci, magari inizieremo a parlare delle gare e daremo qualche indicazione sugli allenamenti da svolgere nei mesi di dicembre e gennaio”.

Quali saranno, in particolare, i vostri obiettivi nelle gare italiane? 

“Per noi tutte le corse sono importanti. Cercheremo di metterci in mostra con qualche fuga e con qualche corridore esperto per provare a fare risultato. Avremo diversi obiettivi in campo estero dove le gare si addicono un po’ di più ai nostri corridori”.

Dal mercato è arrivato l’interessante nome di Filippo Fortin: questa per lui può essere la stagione del rilancio dopo un paio di annate opache? 

“Fortin per noi è la ciliegina sulla torta, preso poco tempo fa tramite Mirko Rossato. Una scelta ponderata che abbiamo fatto in seno alla squadra. Volevamo un corridore abbastanza veloce, con qualche anno tra i pro’ di esperienza e Filippo per noi è perfetto. Noi gli diamo tutto quello che serve per rimettersi in carreggiata e speriamo possa fare una buona stagione”.

Quanto è difficile in un momento di crisi come quello attuale sviluppare un progetto come quello del GM Cycling Team? 

“Molto. La situazione non è facile in tutta Europa. Quando si trovano persone come il presidente Gabriele Marchesani possiamo solo ammirarlo. Offre lavoro a molto persone, un lavoro che piace e permette a persone come me di restare nel mondo del ciclismo”. 

Quali sono i ricordi più significativi dei tuoi 16 anni in sella? 

“La prima cosa che mi viene in mentre è l’esordio alla Liegi-Bastogne-Liegi. Tutti ne parlavo, è stata una gara che mi ha fatto maturare tanto. Poi le vittorie con i miei ex leader, da Simoni a Cunego passando per Di Luca e Scarponi. Io ho fatto il gregario 16 anni, sono sempre rimasto con i miei capitani per periodi abbastanza lunghi. Una persona di fiducia serve sempre in una squadra. Chiaramente quando si vince, anche non in prima persona, una corsa importante poi le emozioni le porti sempre dentro”.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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