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Atletica, Alex Schwazer sorprende tutti: si allena per Rio 2016

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Colpo di scena nell’interminabile caso Alex Schwazer. Il 29enne altoatesino ha ricominciato ad allenarsi con l’obiettivo dichiarato di partecipare alle prossime Olimpiadi di Rio 2016. Ricordiamo che la squalifica per doping cui è stato condannato l’azzurro scadrà nel gennaio 2016 ed i legali stanno lavorando ad una riduzione della pena.

Alex ha sofferto molto per l’errore commesso, ha pagato un prezzo sproporzionato in confronto ad altri peccatori. Si allena ed è in ottime condizioni fisiche“, ha dichiarato Gerhard Brandstaetter, avvocato del campione olimpico di Pechino 2008.

Intanto l’inchiesta penale della Procura di Bolzano appare in dirittura d’arrivo e l’altoatesino sembra intenzionato a chiedere una sospensione del procedimento con messa alla prova ed affidamento ai servizi sociali (si parla di una casa di riposo per anziani non distante da casa sua).

La volontà di tornare a gareggiare a Rio, tuttavia, potrebbe scontrarsi con altre due contestazioni da parte della Procura Anti-doping del Coni: mancata presentazione o rifiuto, senza giustificato motivo, di sottoporsi al prelievo dei campioni biologici e manomissione o tentata manomissione in relazione a qualsiasi fase dei controlli antidoping. Per entrambi i casi, il rischio è di incappare in 2 anni di squalifica (quindi 4 complessivi nella peggiore delle ipotesi). La prima audizione è prevista per il 20 novembre.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

1 Commento

  1. Luca46

    15 Novembre 2014 at 10:38

    Io penso che siano tutti, chi più, chi meno, chi in un modo, chi in un altro dopati. Penso chi risulta positivo e’ perchè ha sbagliato qualcosa. Penso che molti vengono coperti e taluni invece risultino positivi per punizione o perchè hanno rotto le palle a qualche dirigente o federazione importanti. Ho molti dubbi sull’antidoping.

  2. Luca46

    13 Novembre 2014 at 19:29

    Ho l’impressione che quanto successo a Schwarzer abbia poco a che vedere con lo sport. Da qualsiasi lato la si guardi non si riesce a trovare una logica chiara. Anche questo suo ritorno alle gare mi da da pensare come l’attacco che sta subendo Carolina Kostner.
    Penso che ci siano più cose che non vanno nei controlli antidoping, nelle federazioni, negli sponsor e nelle case farmaceutiche piuttosto che negli atleti.

    • Al

      14 Novembre 2014 at 13:16

      Luca, vorrei sapere come concludi il tuo ragionamento. A Rio porti un atleta reo confesso di doping, o uno che non abbia mai avuto problemi del genere?

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