Biathlon

Biathlon, Pietro Dutto: “Voglio ritrovare le sensazioni giuste, l’obiettivo è andare forte”

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Abbiamo avuto il piacere di intervistare il cuneese Pietro Dutto, biathleta del Gruppo sportivo Fiamme d’Oro di Moena. Pietro, classe 1989, è appena rientrato dal ritiro austriaco di Lohnsburg e si appresta a iniziare la stagione invernale con tenacia e determinazione. Lo scorso anno sembrava destinato alla definitiva esplosione, invece i risultati non hanno confermato le attese e dopo la tappa di Coppa del Mondo di Oestersund ha gareggiato nel circuito dell’Ibu Cup; durante la preparazione ha pensato a concentrarsi sugli allenamenti per arrivare al meglio ai primi appuntamenti previsti per la fine di novembre.

Siamo ormai quasi giunti al termine della preparazione, come sono le tue sensazioni sulle condizioni fisiche e atletiche?

“Le mie condizioni fisiche sono buone, questo è un periodo sempre critico per malanni e raffreddori di stagione, infatti ho avuto un po’ di influenza lo scorso ritiro in Val Senales che mi ha fermato per qualche giorno ma con una settimana di scarico a casa ho recuperato completamente e ora in Austria sto abbastanza bene; spero di ritrovare queste sensazioni fra un mese sugli sci”.

Il sesto posto ottenuto sia nella sprint che nell’inseguimento dei campionati italiani estivi in Val Martello ti ha dato modo di capire le tue sensazioni?

“I piazzamenti ai Campionati Italiani sono stati al di sotto delle attese, sono stati condizionati da una condotta al poligono negativa, ma è stata l’occasione per provare un nuovo modo di approccio al poligono che sto allenando quest’anno insieme ai miei allenatori; le sensazioni atletiche invece sono state buone, guardo quindi il bicchiere mezzo pieno conscio del fatto che le gare vere iniziano a dicembre”.

La scorsa stagione hai svolto la preparazione con la squadra di Coppa del Mondo, ma i risultati non hanno rispettato le aspettative; pensi di aver tratto dei benefici nell’essere un punto di riferimento per la squadra B?

“L’essere in squadra B mi ha fatto trovare un bell’ambiente sereno con cui lavorare senza pressione e credo che potrò avere giovamento da questo, inoltre siamo un bel gruppo di amici prima che di avversari. Per di più ritengo di avere degli ottimi allenatori, Alex Inderst (che mi aveva già allenato in squadra B) e Renè Laurent Vuillermoz“.

Quali sono stati i problemi principali che hanno afflitto la tua passata stagione e come pensi di risolverli?

“Lo scorso anno dal punto di vista fisico sono stato “assente” tutto l’anno, ero l’ombra di me stesso, non ho mai dimostrato il mio valore in gara. Ho resettato il mio fisico con un mese di riposo assoluto ad aprile ed insieme ai miei allenatori abbiamo incentrato una preparazione basata su tanta qualità e una leggera riduzione del carico di ore; inoltre ho investito molto sull’allenamento al poligono”.

Con il ritiro di Markus Windisch, tu e altri giovani come Chenal e Bormolini avrete sicuramente la possibilità di potervi esprimere in Coppa del Mondo, un’ occasione da sfruttare al meglio…

“Non penso a che gare andrò a fare quest’anno, vorrei solo andare forte e il mio livello dirà in che circuito meriterò di gareggiare, il mio obiettivo è quindi ritrovare le sensazioni positive che mi hanno accompagnato negli ultimi anni fino allo scorso”.

In che modo ti aiutano i tecnici come Alex Inderst, Michela Ponza e Renè Laurent Vuillermoz nel trasmetterti la loro esperienza?

“Come ho già detto prima, sono molto fortunato ad avere avuto il sostegno e l’aiuto di questi allenatori; con Alex mi ero già allenato due anni in squadra B e lui ha il merito di avermi fatto fare un bel salto di qualità a livello atletico, inoltre i risultati che ha avuto nel recente passato parlano da se. Con Renè mi trovo molto bene al poligono, lui mi sprona a dare il meglio di me e mi sta insegnando un nuovo metodo per affrontare il poligono. Michela è molto meticolosa e sicuramente la sua esperienza decennale in Coppa ci aiuterà ad affrontare meglio i momenti critici durante le gare”.

Hai apportato modifiche alla carabina o agli sci per migliorare le tue performance?

“Non ho apportato modifiche alla carabina, sugli sci nemmeno, ho mantenuto la stessa ditta con cui mi trovo molto bene come qualità dello sci e servizio da parte dei loro service man”.

Il tuo obiettivo per questa stagione sono i Mondiali di Kontiolahthi?

“L’obiettivo è quello di andare forte, non importa dove e quando, come ho già detto prima, ritrovare le sensazioni giuste e poi i risultati verranno da sé”.

Foto: FISI Serge Schwan

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