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Calcio, riforma Serie A: rose di 25 giocatori con importanza al vivaio

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C’era grande attesa per l’esito del consiglio federale della Figc svolto oggi a Roma, che avrebbe dovuto fornire un volto alle riforme promosse dal presidente Carlo Tavecchio. Sostanzialmente, però, è cambiato poco: rimane invariato il numero di extracomunitari, con la possibilità di poterne ingaggiare uno di alto livello senza doverne cedere un altro all’estero, mentre è stato accettato il limite massimo di 25 giocatori per rosa, secondo le normative Uefa. Di questi, quattro dovranno provenire dal vivaio e altrettanti dovranno essere cresciuti in Italia.

Ecco le nuove norme, dal comunicato ufficiale Figc (qui il documento integrale):

1) Rose delle squadre di Serie A a 25 calciatori, di cui 4 cresciuti in Italia e 4 cresciuti nel vivaio del club per cui sono tesserati, libero tesseramento degli Under 21 (la stragrande maggioranza è italiana).
2) Riforma dei cosiddetti giovani di serie; il giovane extracomunitario al primo tesseramento deve essere residente in Italia ed essere entrato nel nostro Paese con i genitori non per ragioni sportive e comunque aver frequentato la scuola per almeno 4 anni (tali calciatori non possono essere utilizzati per la sostituzione di un nuovo calciatore extracomunitario);
3) La sostituzione del calciatore extracomunitario sarà possibile solo nel caso di esistenza del contratto da professionista da almeno 3 anni (dal 2012).

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