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Calcio: Top&Flop Serie A: Pogba ancora decisivo, Torino stregato dal dischetto

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Niente di nuovo dal fronte Serie A. Volano Juventus e Roma, divertono Napoli e Cagliari (anche grazie a difese non all’altezza) e impattano senza brillare Milan e Inter. In attesa di Genoa-Palermo (stasera ore 20.45), i migliori e i peggiori della dodicesima giornata.

 

TOP

Pogba ancora decisivo: due gol per lanciare la Juventus sull’ostico campo della Lazio. Tevez completa l’opera, ma dopo il 3-2 sull’Olympiacos il 21enne francese è ancora provvidenziale. Patrimonio che la Serie A deve tenersi ben stretto, ma per quanto ancora?

Orgoglio Roma: ennesimo segnale da parte dei giallorossi, che riescono a vincere in rimonta una gara tutt’altro che semplice alla vigilia della delicata trasferta di Mosca contro il Cska. La squadra di Rudi Garcia non molla mai e dimostra di saper usare, oltre al fioretto, anche la sciabola. In rete ci vanno Ljajic e Nainggolan, fotografia esemplare dello spirito di un gruppo che può fare grandi cose.

Antonio Di Natale nella leggenda: 200 gol in Serie A. Duecento. Cifre da brividi per un giocatore da brividi, che ha sempre rinunciato alle big per il bene dell’amata Udinese. Il Friuli lo ama, anzi lo venera, e lui ringrazia sul campo. Segnando a volontà, anche se il momentaneo vantaggio sul Chievo Verona è reso vano dal pareggio di Radovanovic. Ora il napoletano è tra i mostri sacri della storia del calcio italiano.

 

FLOP

Torino, maledizione rigori: il 2013-2014 granata era terminato a Firenze con il rigore sbagliato da Cerci e la mancata possibilità di andare in Europa League. Competizione che è arrivata lo stesso, in estate, dopo il mancato pagamento di alcuni rimborso Irpef da parte del Parma: per questo l’errore del giocatore poi passato all’Atletico Madrid a fine agosto è stato quasi dimenticato. Ma il destino si è accanito sui ragazzi di Ventura: prima Larrondo contro l’Inter, poi El Kaddouri contro il Verona e ieri Sanchez Mino contro il Sassuolo. Inutile fischiare penalty, perché se dal dischetto non va Quagliarella il Toro non segna. E allora, perché non designare l’ex bianconero come tiratore fisso? Almeno dagli undici metri si riuscirebbe a segnare. Forse.

Parma in caduta libera: altro ko pesante per i crociati, perché arriva in casa contro una diretta concorrente per la salvezza. L’Empoli passeggia al Tardini e passa con i gol di Vecino e Tavano: il club di Ghirardi, che rischia anche il fallimento, è sempre più ultimo in fondo alla classifica.

La difesa del Napoli: da brocco a fenomeno e ancora brocco. E’ il percorso in azzurro di Koulibaly, finito nel mirino delle critiche dopo la mini crisi di settembre e idolatrato dopo la super prestazione contro la Roma. Nel momento dell’esame di maturità, però, la retroguardia di Benitez si inceppa ancora e dal 2-0 il Cagliari riesce prima a fare 2-2 e poi a impattare definitivamente 3-3. Così non si lotta per lo scudetto.

 

I tre migliori giovani italiani dell’ultimo turno:

Simone Verdi (Empoli): prestazione di qualità nel netto successo dei toscani contro il Parma. Manca ancora il gol, ma presto arriverà.

Fausto Leali (Cesena): le sue parate non bastano ai romagnoli per sbarrare la porta ad una Sampdoria motivata nel riprendersi il terzo posto in classifica. Si arrende solo alla sfortunata deviazione di un compagno.

Mattia De Sciglio (Milan): primo tempo sottotono, poi nella ripresa tiene a bada ottimamente il sempre pericoloso Palacio non disdegnando neanche anticipi di classe o sortite offensive. Manca sempre un po’ di carisma in più per il definitivo salto di qualità.

 

 

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