Ciclismo
Ciclismo, doping: ancora un caso nell’Astana, a rischio la licenza World Tour?
Si chiama Viktor Okishev, ha vent’anni ed è un giovane ciclista kazako: quest’identikit non dirà molto alla maggior parte dei nostri lettori, ma assume un’importanza spropositata in quanto quarto caso di positività nel giro di pochi mesi per un ciclista kazako dell’Astana (in questo caso si tratta del Continental Team Astana, la squadra di “riserva” della formazione sponsorizzata dal governo kazako). Dopo i casi di Valentin Inglinskiy, Maxim Iglinskiy ed Ilya Davidenok, dunque, l’antidoping ha pescato il campione asiatico U23 a cronometro, risultato non negativo agli steroidi anabolizzanti androgeni proprio nella competizione continentale. La stessa positività era stata riscontrata in Davidenok, mentre i fratelli Iglinskiy avevano fatto uso di EPO.
Questo caso, sebbene il Continental Team Astana sia formalmente una squadra distaccata rispetto a quella World Tour, costituisce un ulteriore elemento che getta ombre sulla gestione della formazione guidata da Alexander Vinokurov, tra le più coinvolte in casi doping degli ultimi anni: sono oramai una cinquantina i casi che hanno tirato in ballo l’Astana dalla sua creazione. Il tutto proprio quando la commissione delle licenze UCI sta impugnando un dossier sulla squadra kazaka, i cui dirigenti sono stati ascoltati lo scorso 6 Novembre. Secondo i più severi, questo ennesimo caso dovrebbe costare al team la licenza World Tour, mentre per i più benevoli bisognerebbe considerare l’aspetto giuridico che vede nell’Astana Pro Team e nel Continental Team Astana due entità diverse. Alla commissione la parola finale.
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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com
Ser Marek
19 Novembre 2014 at 18:28
Secondo me squadre come l’Astana non dovrebbero far parte del World Tour, perchè è ora di dare una svolta a questo sport che è stato fin troppe volte “vittima” di atleti disonesti e di squadre disposte a tutto pur di vincere. Tutti questi casi doping nell’Astana non possono essere certo un caso… Bisogna cominciare ad essere severi ed inflessibili se si vuole definitivamente cambiare questo sport, perchè le parole da sole non servono a niente e non punire l’Astana con l’esclusione dal World Tour sarebbe, per me, un grave errore.
Al
20 Novembre 2014 at 10:12
Non sono un grande esperto di ciclismo ma quando leggo che una squadra ha avuto “una cinquantina” di casi di doping non mi arrabbio neppure, mi viene da ridere: che diavolo ci fanno ancora questi in gara? Se anche le altre squadre hanno la coscienza sporca non ha importanza, il problema non è tra loro, ma tra chi gestisce (federazione) e tutti i praticanti!