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Ciclismo
Ciclismo su pista, Coppa del Mondo: Viviani 4° nell’omnium
Si ferma ai piedi del podio la grande progressione di Elia Viviani nell’omnium di Guadalajara, sede della prima tappa di Coppa del Mondo 2014-2015: il veronese, caduto nello scratch iniziale, chiude infatti al quarto posto con 178 punti, appena uno in meno dell’americano Bobby Lea che conquista il bronzo.
Nelle prove dell’ultima giornata, il venticinquenne ex Cannondale porta a casa un nono posto nel chilometro, un secondo nel giro lanciato e un settimo nella corsa a punti, risalendo dunque fino alla quarta posizione finale. Il successo va al tedesco Lucas Liss (192 punti) davanti all’australiano Glenn O’Shea (186).
Nono posto finale, invece, per Simona Frapporti nella gara femminile: la bresciana si conferma atleta molto regolare, ormai capace di restare stabilmente nella top ten globale di questa specialità. Per lei spicca in particolare il quinto posto conseguito nei 500 metri; successo assoluto alla belga Jolien D’Hoore sulla cubana Marlies Meijas e sulla polacca Malgorzata Wojtyra.
Infine, nel keirin femminile successo per la cinese Guo Shuang e trentunesima piazza per la friulana Maila Andreotti, al debutto internazionale nella velocità.
foto: profilo Facebook Elia Viviani
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com
ale sandro
10 Novembre 2014 at 15:12
Confermo quello che ho scritto negli ultimi giorni, anche dopo aver visto le gare della corsa a punti che chiudevano il programma dell’omnium. La specialità è sembrata più equilibrata rispetto al passato e la vedo particolarmente favorevole per i corridori capaci nelle gare in linea “endurance”. Bravo Elia Viviani a rimontare dall’ultimo posto fino al 4° sfiorando il podio,portandosi a casa un bel gruzzolo di punti per il ranking olimpico, e brava la Frapporti a fare della regolarità la sua virtù, seppur con qualche logico tallone d’achille come il giro lanciato, compensato dal mezzo chilometro molto buono. Credo che sia la specialità più in salute della pista italiana al momento e che entrambi i settori possano ottenere la qualificazione olimpica,perchè se Elia era già una certezza, la Frapporti si conferma gara dopo gara atleta affidabile e se non ricordo male una posizione costante attorno alla 10° può essere sufficiente per andare a Rio.
In ogni caso, rimango dell’avviso che per il futuro si debba puntare forte su questa disciplina con quei corridori che otterranno risultati importanti nello scratch e nella corsa a punti , che da sole non sono presenti nel panorama olimpico. E questo lo si dovrà fare, secondo me, sia con gli atleti junior e neopro che hanno già avuto bei risultati di categoria (la Alzini e la Fidanza per fare degli esempi), ma anche con atleti già professionisti (Cecchini ),che dovranno prendere ad esempio proprio quel Viviani che nel corso degli anni è migliorato non poco nelle specialità con partenza da fermo come inseguimento e chilometro, e lavorare in questa direzione per raggiungere il risultato.
Se ripenso alla situazione di questo sport nel recente passato, nel giro di quattro anni si è passati da un “vuoto olimpico” ,a tre concrete possibilità su 10 di stare tra i primi 8 ai Giochi (attraverso il 6° posto di Viviani a Londra), in attesa di alcuni elementi giovani (Vece e Bissolati tra le ragazze, Ganna tra i ragazzi ad esempio) che hanno tutto per far fare alla pista azzurra un salto di qualità interessante.