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Combinata nordica
Combinata nordica: non solo Pittin, gli altri azzurri puntano in alto
Lo ripetiamo ogni anno: la combinata nordica tricolore non è solo Alessandro Pittin. Pur essendo uno sport poco noto rispetto a molte altre discipline invernali, nel corso degli anni si è creato un movimento assolutamente interessante, ormai stabilmente in Coppa del Mondo da quattro o cinque stagioni. E i risultati non sono mancati, per quanto nel complesso siano stati abbastanza altalenanti con forte variazioni tra un’annata e l’altra.
Armin Bauer e Samuel Costa sono quelli che hanno fatto vedere le cose migliori nell’ultima Coppa del Mondo: per il ventiquattrenne delle Fiamme Gialle è stata la migliore della carriera, condita da tre piazzamenti nei dieci in individuale, mentre Costa ha rappresentato la piacevole sorpresa soprattutto dei primi mesi invernali, oltre ad essere il partner più efficace di Pittin per quegli sprint a squadre dove sono stati capaci di salire sul podio. La prestazione alle Olimpiadi, con tre atleti nei primi 14 nella gara dal trampolino piccolo, dice molto sulla squadra tricolore: e tra quei tre c’era Lukas Runggaldier, atleta più esperto rispetto ai compagni capace di chiudere al settimo posto la prova a cinque cerchi, unico lampo di un paio di stagioni, bisogna ammetterlo, ben sotto le attese per un ragazzo che invece ci aveva abituato stabilmente a piazzamenti di assoluto valore. Il ventisettenne gardenese inizierà il suo 2014-2015 in Continental Cup, lasciando spazio ad un Manuel Maierhofer che ha bisogno di accumulare tanta esperienza ai più alti livelli per comprendere il suo vero valore. Nel secondo circuito della combinata nordica, con Lukas ci sarà anche Mattia Runggaldier, atleta capace di diventare campione del mondo junior non più tardi del febbraio 2012, salvo poi faticare davvero troppo per conseguire qualche altro risultato; in ogni caso, è legittimo insistere ancora su questo ragazzo, viste le grandi potenzialità e il fatto che, comunque, non si ha una base di praticanti così ampia da cui pescare. Con il ritiro di Giuseppe Michielli, in squadra B fa capolino Raffale Buzzi, diciannovenne tarvisiano che ha assaggiato i massimi livelli nel Grand Prix estivo: di strada da fare ce n’è ancora tanta, ma negli ultimi anni è stato stabilmente il migliore tra gli azzurrini in Alpen Cup e dunque ora è atteso a un salto di qualità.
Salto, appunto: lo abbiamo detto in tutte le salse, ma qui sta la chiave del successo azzurro. Se aumenteranno i progressi timidamente intravisti nell’ultimo inverno grazie al lavoro di Jochen Strobl e di Kimmo Savolainen, i rappresentanti della combinata nordica tricolore potranno ambire ad un ruolo davvero molto, molto importante. Perché sugli sci stretti, al netto di un Costa più efficace dal trampolino, sono in assoluto tra i più competitivi.
Qui il calendario della Coppa del Mondo 2014-2015
foto: credit Fisi
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com