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Combinata nordica: vola Pittin, vola!

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Un atleta che ha vinto una medaglia olimpica e tre gare di Coppa del Mondo, salendo per altre sette volte sul podio del massimo circuito al netto dei team sprint, è e resterà per sempre un campione. Nel caso di Alessandro Pittin, poi, stiamo parlando del miglior interprete della storia italiana nella combinata nordica, disciplina forse poco conosciuta o poco compresa dai nostri connazionali.

Tuttavia, proprio perché ha saputo cogliere questi risultati in serie e non con un singolo exploit, siamo convinti che il ventiquattrenne finanziere di Cercivento possa battagliare alla pari con i migliori della Coppa del Mondo. O quantomeno poter chiudere una stagione, come avvenuto nel magico 2012, abbondantemente nei primi dieci della classifica finale. Intendiamoci, a fianco dei grandissimi risultati Pittin ha inanellato anche una discreta serie di incidenti, soprattutto alla spalla, che possono farsi sentire ancora oggi, magari anche con un involontario approccio psicologico meno aggressivo quando si è in cima ad uno sterminato trampolino che metterebbe paura ad una qualunque persona normale.

Del resto è proprio quello il fondamentale nel quale Pittin – e a ben vedere anche quasi tutti gli altri azzurri al netto di Samuel Costa – sono rimasti penalizzati nelle ultime due stagioni, soprattutto sul Large Hill. L’inverno 2013-2014 è stato comunque già migliore rispetto a quello precedente sul piano delle misure staccate, a testimonianza della bontà del lavoro svolto col tecnico finlandese Kimmo Savolainen; ma a Pittin servirebbe ancora un passettino in più, quantificabile anche solo in 3-4 metri extra rispetto ai voli dell’ultimo anno, per poter rientrare più stabilmente nelle lotte con i primissimi. E far sì che, invece di essere sottoposto ad estenuanti e spettacolari rimonte nello sci di fondo, possa utilizzare questo secondo fondamentale per marcare la differenza con i rivali, evitando quelle beffe atroci in stile Sochi. Il friulano è un campione, soprattutto è anche il trascinatore dei suoi compagni, i cui risultati molte volte vengono a catena subito dietro ai suoi: per questo restiamo certi che possa tornare sui livelli del 2011-2012, magari già dal prossimo e primo weekend di CdM, riprendendo così a volare…in tutti i sensi.

Qui il calendario della Coppa del Mondo 2014-2015

foto: nordicmagazine.info

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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