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Pattinaggio Artistico
Della Monica e Guarise: “Domani faremo il nostro lavoro, senza pensare alla classifica”
Poco prima della partenza per la Cup of China, terza tappa di Grand Prix di pattinaggio di figura, abbiamo intercettato Nicole Della Monica e Matteo Guarise. Il duo azzurro è arrivato tra i primi dieci agli Europei dello scorso anno e ha anche preso parte ai Giochi Olimpici di Sochi, dove, nonostante un brutto infortunio, è comunque riuscito a qualificarsi per il programma libero. In questa stagione gli atleti di stanza a Milano sono attesi per la conferma a livello mondiale e magari potrebbero proprio iniziare ad affermarsi a partire dalla gara di domani.
Avete cambiato il vostro staff, dove ora a capo c’è Cristina Mauri, e avete scelto di mantenere la vostra base a Milano, abbandonando dunque la Russia e Oleg Vasiliev. Cosa vi ha spinto a prendere questa decisione e come sta andando questa nuova avventura? Come vi trovate al Forum, dove avete iniziato ad allenarvi già dalla stagione appena passata?
“Abbiamo deciso di cambiare il nostro staff e di abbandonare la Russia e Vasiliev, perché nonostante avessimo imparato la tecnica, ci mancava la cura che abbiamo ora al Mediolanum Forum. I nostri ‘capi’ sono due in realtà: Cristina Mauri e Cristina Pelli, che era l’allenatrice di Matteo sulle rotelle. Il forum ci offre tutto quello di cui abbiamo bisogno e non dobbiamo più cercare nulla al di fuori, essendoci anche la possibilità di fare palestra, balletto, pattinata e coreografia. L’ambiente è molto stimolante, preparandosi molti atleti di alto livello, e ci sentiamo coccolati e a casa”.
Durante l’estate avete partecipato ad un importante stage in Florida con John Zimmerman e Silvia Fontana. Su cosa avete lavorato e cosa avete consolidato?
“Durante l’estate siamo stati a Miami con John e Silvia e abbiamo cercato di affinare un po’ la qualità di tutti gli elementi. Inoltre abbiamo lavorato sul triplo twist, per migliorare la ripresa che la scorsa stagione non risultava sempre tra le migliori e su alcuni sollevamenti nuovi, che avevamo già deciso con Cristina Pelli”.
Ormai molto coppie internazionali stanno provando il quadruplo salchow lanciato. Voi state lavorando su nuovi elementi tecnici in particolare? Come si svolge solitamente la vostra routine di allenamento?
“Abbiamo sentito del quadruplo, ma non condividiamo pienamente la scelta: pensiamo che esista una vita anche dopo la carriera di pattinatori, perciò non vale la pena rischiare troppo per un salto, che fa la differenza solo se perfettamente eseguito. La nostra routine è la stessa tutti i giorni: iniziamo con due sessioni sul ghiaccio in coppia, che precediamo sempre con un ora di riscaldamento e ginnastica a secco, più una terza ora in cui lavoriamo sui salti singoli, sul balletto e la palestra, alternandoli”.
Potete raccontarci come avete creato i nuovi programmi?
“Anche quest’anno è stato semplice scegliere la musica del libero: infatti un pomeriggio siamo andati a casa di Paola Mezzadri, la nostra coreografa, e ascoltando varie musiche abbiamo scelto subito la “Maschera di Zorro”. Per lo short invece eravamo molto indecisi e in realtà “Cinderella” inizialmente l’avevamo accantonata, perché troppo classica, poi, quando abbiamo provato a pattinare su queste note, ci siamo accorti che era quella giusta per noi. Da lì insieme a Paola abbiamo cominciato a mettere insieme elementi con transitions diverse dall’anno scorso e alla fine, passo dopo passo, abbiamo creato i nostri nuovi pezzi cercando di costruire delle storie da raccontare”.
A Nizza avete conquistato il primo oro in una competizione internazionale, battendo anche atleti di alto livello. Quali sono le vostre emozioni?
“Siamo molto soddisfatti per la gara di Nizza. È stato un ottimo inizio, seppur non siano mancati gli errori, ma questo ci rende felici perché sappiamo di avere ancora margine di miglioramento. Salire sul primo gradino del podio e sentire l’inno di Mameli suonato per noi è stato emozionante: una piccola iniezione di fiducia ci serviva!”.
Quali sono i vostri obiettivi in questa stagione? E a lungo termine? Come vedete le Olimpiadi 2018?
“Per adesso ci siamo prefissati l’obiettivo di arrivare alle Olimpiadi del 2018 al meglio e di ottenere in queste quattro stagioni risultati più soddisfacenti possibili, senza parlare di posizione in classifica. Poi si vedrà”.
L’anno scorso avete preso parte alle vostre prime Olimpiadi insieme. Siete soddisfatti della vostra partecipazione, nonostante siate stati condizionati da un serio problema di Matteo?
“Siamo soddisfatti perché, nonostante il menisco rotto, abbiamo affrontato la gara e l’abbiamo portata a termine. Sarebbe potuta andare meglio, ma non abbiamo né rimpianti né rancori e così abbiamo portato a casa una grandissima esperienza”.
Cosa vi piacerebbe fare terminata la vostra carriera? Nicole per esempio hai allenato per un po’ di tempo.
“È presto per pensarci ora, però non escludiamo la possibilità di diventare entrambi allenatori”.
Come gestite il vostro tempo libero? Per esempio Matteo è anche modello.
“Il pattinaggio è per noi un lavoro a tempo pieno, non ci resta molto altro da fare: a Matteo piace andare a pescare e stare in pace con sé stesso, mentre a Nicole piace dipingere e creare oggetti artistici. Ad entrambi piace molto il cinema e guardiamo sempre molti film”.
Quale risultato volete ottenere alla Cup of China?
“Pensiamo a fare nostro lavoro senza pensare alla classifica e poi tutto verrà da sé”.
Un ringraziamento particolare a Nicole Della Monica e Matteo Guarise per la pazienza e la cortesia e a Barbara Castellaro per le bellissime foto.
Foto Credits: @Barbara Castellaro, non usare senza permesso.
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eleonora.baroni@olimpiazzurra.com