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Ginnastica, Coppa del Mondo – Le pagelle: urlo Iordache, stoica Ferrari, flop Mustafina, sorpresa Lopez

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Ieri pomeriggio si è svolta a Stoccarda (Germania) la prima tappa della Coppa del Mondo 2014/2015 di ginnastica artistica. Di seguito le nostre consuete pagelle.

 

LARISA IORDACHE: 10. Magnifica, autorevole, senza rivali. La vicecampionessa del Mondo domina la scena con assoluta tranquillità e trionfa con due punti di margine sull’immediata inseguitrice.

La rumena ha reso facilissimo il suo compito, rispettando ampiamente il pronostico della vigilia e sigillando la sua eccellente prova con degli esercizi di grande spessore tecnico. Merita tantissimi applausi la sua meravigliosa trave, valutata con un eccezionale 15.533, giusto premio delle difficoltà esibite e della pulitissima esecuzione.

Un occhio va anche buttato sul suo corpo libero: 14.600, controllando la situazione, già certa del successo che era stato messo in cassaforte a metà gara. Lo Tsukahara carpiato è ormai un elemento che ben padroneggia e che non può mancare nella sua routine. Miglior punteggio di giornata anche al volteggio (15.133) e secondo alle ostiche parallele (14.700), ulteriore dimostrazione della validità della sua prova.

Lo scricciolo di Bucarest conquista così la sua seconda vittoria in Coppa del Mondo (dopo Glasgow 2013), per la prima volta sale sul gradino più alto del podio a Stoccarda e si mette al collo un ulteriore alloro al termine di una stagione coi fiocchi.

 

JESSICA LOPEZ: 9. Stupefacente e sorprendente. La venezuelana è sempre stata una ginnasta di buon livello, ha partecipato alle Olimpiadi 2008 e 2012 ma durante questa stagione ha compiuto un deciso balzo in avanti a livello tecnico. In pochi avrebbero scommesso su di lei a Stoccarda, ma la (quasi) 29enne sbalordisce tutti e, con quattro routine senza la minima sbavatura, si regala una storica medaglia d’argento e il miglior risultato della carriera.

JLo, com’è conosciuta nell’ambiente (lo stesso acronimo della bellissima attrice/cantante Jennifer Lopez), incanta soprattutto alle parallele (14.833) ma già al volteggio (14.600) si era capito che sarebbe potuta andare lontano e così è stato.

 

VANESSA FERRARI: 8,5. Non la ferma nemmeno la febbre che l’ha debilitata negli ultimi giorni. La Campionessa del Mondo 2006 combatte come ci ha sempre abituato e stringe i denti anche dopo un momento difficile al volteggio (ha eseguito il doppio avvitamento nonostante il suo stato di forma), con cui ha iniziato male la gara: un’esecuzione non ottimale (con uscita dalle linee) le ha complicato la rincorsa al podio ma non le ha impedito di provarci fino all’ultimo minuto.

Alla fine solo due decimi separano la Cannibale dal terzo posto e dalla 33esima medaglia internazionale (da senior). Il rimontone dall’ultima posizione con cui ci ha fatto sperare è arrivato grazie a due eccellenti performance alla trave e al corpo libero: sui 10cm realizza un positivo 14.333; al quadrato semplifica il suo abituale esercizio, non esegue il suo Tsukahara avvitato ma conquistata un ottimo 14.333. In entrambi i casi è il secondo punteggio di giornata, alle spalle della Iordache.

Con questo stato d’animo, e sicuramente senza febbre, si vola a Glasgow dove settimana prossima si cercherà nuovamente il podio.

 

ALIYA MUSTAFINA: 5. L’ombra di se stessa. Il suo talento è irriconoscibile. Doveva essere la rivale numero 1 della Iordache, ma battaglia solo al volteggio (15.000) prima di eclissarsi e di finire in un vortice di errori che non rende giustizia al suo nome.

Caduta alle amate parallele, piede a terra anche alla trave, corpo libero troppo sporcato (ritornato il triplo avvitamento, ma l’esecuzione lascia a desiderare). Nonostante tutto conclude comunque al quinto posto, a un soffio dalla Ferrari e a tre decimi dal podio.

La Zarina necessita di un periodo di pausa, al termine di un’annata intensissima (ma vincente) e durante la quale ha forse chiesto troppo al suo fisico. Durante l’inverno dovrebbe allenare nuovi elementi, come ha più volte annunciato, per poi presentarsi più agguerrita che mai nel 2015.

 

KIM BUI: 7,5. Un po’ sopravvalutata, sfrutta le cadute di Mustafina e l’errore di Vanessa al volteggio per strappare un’inaspettata terza posizione. La tedesca conduce una gara lineare (l’unico picco è arrivato alle sue parallele, 14.600) e si mette al collo la medaglia di bronzo, conquistando il miglior risultato personale degli ultimi anni, dando una bella soddisfazione al suo pubblico della Porsche Arena.

LISA KATHARINA HILL: 7. Diamo un bel voto per la sverniciata agli staggi, dominati con un sontuoso 14.966 (punteggio più alto di giornata) che confermano la Finale di specialità conquistata agli ultimi Mondiali. Conclude però all’ultimo posto l’all-around.

ALLA SOSNITSKAYA: 6. Ci si aspettava molto di più. La russa, settima agli ultimi Mondiali, non riesce mai a insidiarsi nelle posizioni che contano e risale al sesto posto solo grazie a un buon corpo libero. Paga a caro prezzo la caduta alla trave, ma ha faticato anche al volteggio, l’attrezzo che le ha regalato il quarto posto a Sòfia e a Nanning.

ELSABETH BLACK: 6-. La canadese è regolare, ma sbaglia sul suo attrezzo (trave) e non si schioda dal settimo posto.

 

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