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Golf, BMW Masters: Marcel Siem doma il vento di Shanghai, 28^ E. Molinari

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Clamoroso epilogo nel BMW Masters (montepremi $ 7.000.000), primo torneo delle Final Series che chiudono la stagione dell’European Tour. Sul Lake Malaren di Shanghai, il tedesco Marcel Siem ha bruciato la concorrenza al termine di un ultimo giro dai contorni thriller, in cui il forte vento ha totalmente stravolto le condizioni del campo dopo tre giorni caratterizzati da score estremamente bassi.

Basti pensare che dal -22 fissato da Alexander Levy al termine del terzo giro si è risaliti fino a quota -16, il punteggio con cui Siem ha trascinato ai playoff lo stesso Levy e l’inglese Ross Fisher. E’ bastata una buca supplementare al teutonico per sopraffare i rivali, con uno splendido chip imbucato per il birdie e per la sua quarta vittoria in carriera, la terza negli ultimi tre anni. Oltre al vento, però, il grande protagonista della giornata è stato proprio Levy. Il transalpino (65 66 63 78) partiva con ben sei colpi di vantaggio sugli inseguitori, ma le difficili condizioni meteo lo hanno costretto ad un pesantissimo 78 (+6), con cui ha rimesso tutto in gioco. Siem (68 66 65 73), dal canto suo, ha gestito perfettamente il round nelle prime 9, ma è calato progressivamente nelle back nine con cinque bogey. Straordinario, invece, Ross Fisher (70 67 68 67). L’inglese è riuscito nell’impresa di firmare un incredibile 67 (-5) e di sfiorare la vittoria rimontando ben 11 colpi dal leader. E’ mancata, insomma, soltanto la ciliegina sulla torta. quella che ha messo Siem al termine di una lotta durissima anche psicologicamente.

Quarta posizione per altri due grandi sconfitti di giornata, Justin Rose e Jamie Donaldson (273, -15). Entrambi hanno sciupato una grossa occasione per conquistare il torneo, a causa di troppi errori nel corso delle 18 buche finali. L’inglese paga dazio il bogey della 18, mentre il gallese rimpiangerà senz’altro il triplo bogey infilato alla buca 6. Nicolas Colsaerts, dopo aver fatto la voce grossa nel secondo round, non è andato oltre la sesta posizione, condivisa con il francese Romain Wattel (-14).

Da archiviare al più presto la prima delle due settimane cinesi per i tre italiani. Il migliore è stato ancora una volta Edoardo Molinari, 28° con un andamento piuttosto regolare (fin troppo…) durante i quattro round (282 – 70 71 69 72, -6). Ha concluso pari al Par (288 – 69 74 71 74) in 53esima posizione, Francesco Molinari, incapace di innestare le marce più alte dopo un primo giro tutto sommato positivo. Impietosa la prestazione, invece, di Matteo Manassero, davvero irriconoscibile. Il veronese ha chiuso in terzultima posizione, al 76° posto e con uno score anche peggiore rispetto al Cadillac Championship, ritoccando quindi il punto più basso della stagione e forse della carriera finora, +18 (306 – 74 78 74 80). Un punteggio che si commenta da solo.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: golf.de

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