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Golf | DP World Championship, il Gran Galà dell’European Tour: un unico uomo da battere

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A Dubai è tutto pronto. Sull’European Tour cala il sipario con il Gran Galà nell’Emirato, nell’ormai classico appuntamento del Jumeirah Golf Estates con cui, teoricamente, si dovrebbe decidere anche la Race to Dubai. Ma il DP World Tour Championship ($ 8.000.000), questa volta, è solo l’ultima occasione dell’anno per vedere tutti i più grandi golfisti del circuito in azione contemporaneamente, perché un Cannibale ha deciso di chiudere i giochi già con qualche settimana d’anticipo. L’aritmetica lo ha confermato soltanto all’indomani del Turkish Open, ma di fatto lo si prevedeva da tempo. E anche l’ultimo torneo, così come in gran parte della stagione, si trasformerà in una vera e propria caccia all’uomo del 2014, a Rory McIlroy.

Quasi a sbeffeggiare i concorrenti nella money list, il nord-irlandese ha saltato finora le intere Final Series, eppure nessuno è riuscito nemmeno ad avvicinare lontanamente il dominatore dell’anno in classifica, talmente ampio era il divario costruito da Rory con il suo straordinario filotto di vittorie d’estate. Il n°1 al mondo, ora, ha l’occasione di concludere in bellezza un’annata memorabile, per ripetere magari il successo del 2012, quando McIlroy fece suo il DP Championship con un pazzesco finale (cinque birdie nelle ultime cinque). Sulla condizione del nord-irlandese, però, grava qualche dubbio, anche perché si tratta del suo rientro ufficiale a distanza di quasi due mesi dall’ultima apparizione, avvenuta in Ryder Cup. Se dovesse essere anche solo quello del singolo giocato a Gleneagles, però, non ci sarebbe storia. Uno dei pochi a potergli mettere i bastoni fra le ruote sembra essere il campione in carica, Henrik Stenson. Lo svedese non potrà essere soddisfatto del proprio anno dopo uno sfavillante 2013, ma il 2° posto nella money list spiega come lo scandinavo sia stato in realtà competitivo lungo tutto il corso del 2014 e, se in forma, non è da escludere una lotta a due per il successo. Attraversa un momento di appannamento, invece, Sergio Garcia, lontano dai migliori negli ultimi due tornei. Tuttavia, lo spagnolo è sempre in grado di tirare il coniglio dal cilindro, per cui è lecito attendersi anche un suo squillo durante le quattro giornate. Com’è lecito attenderlo anche da un certo Justin Rose. L’inglese ha le potenzialità per lottare in testa alla classifica, sebbene ci siano altri giocatori più in forma del britannico.

Uno di questi è naturalmente Brooks Koepka, il vincitore del Turkish Open. Lo statunitense, dopo essersi sbloccato anche sull’European Tour, potrebbe aver trovato quello slancio decisivo per far decollare la propria carriera già a Dubai, nonostante la giovane età. Possono sfruttare il momento favorevole anche il tedesco Marcel Siem, vincitore al BMW Masters e ottavo in Turchia, il francese Alexander Levy, sempre tra i primi 15 nelle Final Series. Saranno in campo, naturalmente, anche tutti gli altri componenti della squadra di Ryder Cup vincitrice in Scozia. E’ in grande risalita, tra questi, Ian Poulter, finalmente brillante nelle ultime settimane, così come Lee Westwood. A caccia di rivincita Graeme McDowell dopo la beffa dell’HSBC Champions, mentre vorrebbero concludere in bellezza Martin Kaymer e Victor Dubuisson, rispettivamente reduci dall’annata della rinascita e della consacrazione a grandi livelli. Può puntare in alto anche il gallese Jamie Donaldson, al contrario di Stephen Gallacher e Thomas Björn, soprattutto quest’ultimo, tutt’altro che performante negli ultimi mesi.

Difficilmente, vista la scarsa condizione palesata recentemente, i tre italiani potrebbero esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. Francesco ed Edoardo Molinari sarebbero i più quotati per disputare un torneo di livello, tuttavia le anonime prestazioni sfornate nell’ultimo mese e mezzo fanno presagire ad una continuità di risultati francamente non richiesta. I giudizi finali, in qualunque caso, sarebbero estremamente diversi l’uno dall’altro. Per Chicco si profila il peggior piazzamento nella Race to Dubai da almeno quattro anni a questa parte, mentre per Dodo Molinari un buon risultato confermerebbe l’ottima annata con cui è ritornato nel giro che conta. A Dubai ci sarà anche Matteo Manassero, ma soltanto per il forfait di Paul Casey che ha permesso al veronese di essere ripescato. Manny, infatti, era scivolato in 61esima posizione dopo l’ennesimo irriconoscibile torneo, concluso nei bassifondi del leaderboard e senza lo straccio del talento dimostrato negli ultimi quattro anni.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Wikipedia

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