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Judo, GP Qingdao: Ardizio sfiora il podio, vittoria per Pacek

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L’argento conquistato ieri da Antonio Ciano nella categoria 81 kg resterà l’unica medaglia azzurra in questo Grand Prix di Qingdao 2014. Nella terza ed ultima giornata della competizione che si tiene nella ragione cinese dello Shandong, infatti, Luca Ardizio ha solamente sfiorato il podio della categoria 100 kg, nonostante sia stato autore di un’ottima prestazione.

Il ventitreenne, che quest’anno ha ottenuto il bronzo all’European Open di Lisbona, in Portogallo, ha esordito battendo per ippon il padrone di casa Ren Xiang-Sheng, prima di superare per waza-ari il sempre ostico svizzero Flavio Orlik. In semifinale, Ardizio ha sfidato il tedesco Karl-Richard Frey, bronzo mondiale in carica, venendo sconfitto solamente a causa di uno shido assegnato all’azzurro dopo 1’30” di golden score ed un incontro molto equilibrato. Breve, invece, la finale per il bronzo, dove Ardizio è arrivato probabilmente troppo stanco, venendo schienato dopo soli quarantanove secondi dal giapponese Ryosuke Takahashi.

La medaglia d’oro, non senza sorpresa, è andata allo svedese Martin Pacek, che a ventisette anni si è finalmente imposto in un Grand Prix, dopo tanti podi di prestigio. Lo scandinavo, già quinto ai Mondiali 2014, sembra aver raggiunto la maturità sportiva tardivamente, ma quest’anno ha realizzato una stagione di altissimo profilo, coronata dalla vittoria odierna sul teutonico Frey, battuto per waza-ari al golden score. Medaglia, sempre fra i 100 kg, anche per l’altro tedesco Dimitri Peters.

L’olandese Noël van ‘t End ha invece ottenuto la medaglia d’oro della categoria 90 kg. Il ventitreenne, reduce dall’argento del Grand Slam di Abu Dhabi, ha a sua volta ottenuto la vittoria più importante della sua carriera, grazie al waza-ari messo a segno sull’israeliano Alon Sasson in finale. In una giornata così positiva per il judo svedese, Joakim Dvärby ha completato la festa con il suo bronzo, accompagnato sul gradino più basso del podio dal mongolo Altanbagana Gantulga.

La massima categoria di peso, la +100 kg, ha premiato il ventiduenne giapponese Hisayoshi Harasawa, che quest’anno si era fatto notare con il bronzo vinto al Grand Slam di Tjumen’, in Russia. Harasawa ha risolto la sua finale in soli quindici secondi, mettendo a segno un ippon lampo ai danni del mongolo Duurenbayar Ulziibayar. Un altro nipponico, Kenta Nishigata, ha ottenuto la medaglia di bronzo al pari dell’olandese Roy Meyer.

Tra le donne, la nordcoreana Sol Kyong, campionessa mondiale 2013, ha domato tutte le avversarie, bissando così il risultato ottenuto al Grand Prix di Uulanbaatar (Mongolia) quattro mesi fa. La judoka asiatica ha sconfitto per ippon la talentuosa olandese Guusje Steenhuis, mentre al terzo posto si sono classificate Kerstin Thiele (Germania) e Mami Umeki (Giappone).

Dominio cinese, infine, tra le +78 kg, dove Yu Song ha vinto il titolo sulla connazionale Wang Rui. Podio anche per un’altra padrona di casa, Qin Qian, con la giapponese Nami Inamori unica “intrusa” sul podio.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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