Judo: la IJF vieta le competizioni di altri sport

Lunedì 17 Novembre, l’International Judo Federation (IJF) ha inviato a tutte le società di judo affiliate una breve lettera, nella quale si vieta categoricamente ai judoka facenti parte dei ranking mondiali IJF di prendere parte a competizioni di altri sport di combattimento. In inglese, francese e spagnolo si legge: “Qualsiasi judoka classificato nei ranking mondiali IJF non è autorizzato a prendere parte a competizioni internazionali di qualsiasi altro sport di combattimento diverso dal judo, salvo autorizzazione specifica della IJF“.

Una decisione che a prima vista potrebbe sembrare poco influente, se non fosse che molti judoka sono soliti praticare altri sport di combattimento, come la lotta, il sambo, il ju-jitsu o le arti marziali miste. A far sentire la sua voce, ad esempio, è stato lo statunitense Travis Stevens, due volte campione panamericano nella categoria 81 kg, che è solito praticare ed insegnare anche il jujitsu brasiliano e che ha immediatamente espresso il proprio dissenso su Twitter.

Ancora più duro il commento di Ronda Rousey, medagliata di bronzo tra le 70 kg a Pechino 2008 che si è poi data alle arti marziali miste apparendo anche nel film I mercenari 3: la ventottenne non ha esitato a definire come “stronzate” le decisioni dell’IJF, e si è rallegrata di non dover avere più a che fare con il massimo organismo del judo mondiale.

Dopo aver vietato alcune tecniche simili a quelle della lotta, la IJF si è mossa ancora una volta nel senso di una differenziazione del judo nei confronti degli altri sport di combattimento, per promuovere la propria disciplina ed allo stesso tempo respingere l’espansione di altre arti marziali. Una scelta che non mancherà di destare ulteriori polemiche.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com