Judo
Judo: una grande Italia agli Europei U23
Il 2014 è certamente l’anno del judo giovanile azzurro, con le tante medaglie che sono arrivate nelle competizioni internazionali. A chiudere il cerchio ci hanno pensato i judoka impegnati nei recenti Campionati Europei della categoria Under 23, organizzati nella città polacca di Wrocław (o Breslavia, come vorrebbe la denominazione italiana derivata da quella tedesca Breslau).
Con due medaglie d’oro e sei di bronzo, l’Italia si è classificata al quarto posto del medagliere, ma i suoi otto podi complessivi non hanno visto rivali se non nella Russia, capace di conquistare la bellezza di dodici medaglie, quattro di ogni colore. Certamente i più attenti fra i nostri lettori non avranno mancato di notare l’assenza della Francia dalla manifestazione, probabilmente l’unica squadra che avrebbe potuto tenere testa all’armata russa: i Bleus, però, non sono andati in Polonia per una scelta ambigua, apparentemente tecnica ma forse fatta per scontare la pena dovuta a quel fondoschiena di troppo apparso dall’autobus francese in occasione dei Mondiali di Čeljabinsk. Ad ogni, modo, questa assenza, seppur pesante, non va ad intaccare gli ottimi risultati raggiunti dai judoka azzurri, che hanno saputo far fronte ad una concorrenza di altissimo livello, con molti atleti che vantavano già un palmarès importante a livello senior.
A brillare, naturalmente, sono stati soprattutto i due neocampioni europei delle rispettive categorie di peso. Antonio Esposito, che proprio domani compirà vent’anni, è un ragazzo da grandi competizioni. Lo scorso anno, il rappresentante della categoria 73 kg si presentò ai Mondiali junior di Lubiana (Slovenia) da outsider, ma riuscì a sbaragliare la concorrenza sorprendendo tutti. Da campione in carica, quest’anno Esposito non è riuscito a ripetere l’impresa, ma si è subito rifatto in Polonia, dimostrando che l’oro iridato del 2013 non è stato frutto del caso, anche se probabilmente deve ancora acquisire quella costanza che gli permetta di brillare in più competizioni.
Domenico Di Guida, invece, è già uno dei leader del judo italiano a livello assoluto. Il miglior azzurro della categoria 100 kg negli ultimi anni, classe 1992, non ha vissuto un periodo facile ad inizio stagione, costretto a saltare numerosi tornei per via di un infortunio e dunque assente sia agli Europei che ai Mondiali. Il suo ritorno, però, è stato da subito altisonante, con la vittoria dell’European Cup di Bratislava (Slovacchia) e l’argento dell’European Open di Lisbona (Portogallo), prima del trionfo di ieri, che migliora i bronzi ottenuti nel 2010 e nel 2011 in questa stessa manifestazione. Di Guida ha fatto sapere a tutti che è tornato ancora più forte di prima, e certamente ci sarà da fare i conti con lui per l’anno a venire.
Tra i nuovi campioni continentali, vogliamo infine soffermarci su un nome straniero: si tratta di Nora Gjakova, kosovara della categoria 57 kg, atleta dallo splendido avvenire che potrebbe ben presto affiancare Majlinda Kelmendi tra i nomi dei grandi atleti di questo piccolo e giovane Paese. Gjakova, sorella di Akil, altro judoka di buon livello, ha del resto già ottenuto risultati di prestigio, come il podio dello scorso anno al Grand Prix di Rijeka ed il settimo posto ai Mondiali 2013 di Rio de Janeiro. Quest’anno, condizionata da qualche acciacco, non è riuscita ad esprimersi a grandi livelli, ma per i prossimi anni si può scommettere che il Kosovo avrà a disposizione una nuova carta da medaglia, un’ottima notizia per un Paese che potrebbe fare la sua prima apparizione olimpica tra due anni.
MEDAGLIERE EUROPEI UNDER 23
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Immagine: EJU
giulio.chinappi@olimpiazzurra.com