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La Repubblica – Rugby, la nuova vita di Tito Tebaldi: “Agli Harlequins per conquistare i Mondiali”

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In un anno, la carriera di Tito Tebaldi ha subito gli ennesimi scossoni di un percorso fin troppo caratterizzato da alti e bassi. L’approdo agli Ospreys e una prima metà di stagione ad alti livelli, con il conseguente ritorno nel Sei Nazioni ed una maglia azzurra, a quel punto, assicurata. In estate, però, la franchigia di Swansea lo invita a cercarsi un altro club, perché nelle fila gallesi il nocetano non avrebbe trovato più spazio. Tito cerca di riciclarsi nelle divisioni minori gallesi, fino alla chiamata degli Harlequins, team inglese in corsa anche per l’European Champions Cup. Altro giro, altra avventura per il 27enne mediano di mischia, che a La Repubblica racconta in un’intervista gli ultimi passi di un cammino tormentato.

“Dopo l’estate gli Ospreys mi hanno detto che non servivo più. Mi rendo conto: a parità di rendimento, si punta su di un atleta locale. E’ stata durissima, ma non mi sono arreso. Ho continuato ad allenarmi con loro e a giocare in un campionato minore. Poi tramite il mio agente irlandese nei giorni scorsi è arrivata questa occasione. Fantastico. Un contratto sino a fine stagione, l’opportunità di crescere”. Già, perché in Inghilterra la concezione di rugby è naturalmente diversa da quella italiana. Ma, secondo Tebaldi, anche da quella gallese: “All’inizio della settimana sono arrivato qui, e ho scoperto che esiste un altro pianeta, più in alto ancora. Una professionalità incredibile, un’attenzione ai particolari che non riesco nemmeno a spiegare. Sarà bellissimo”.

Rilanciarsi con la maglia degli Arlecchini per poter raggiungere il vero, grande traguardo di una vita. “So che dovrò lavorare tanto, ma il lavoro non mi spaventa. Non vedo l’ora di debuttare. E poi, la maglia azzurra: se riesco a ritagliarmi il mio spazio, così come era successo a Swansea, posso puntare ancora ai mondiali del prossimo anno. Ho perso quelli in Nuova Zelanda, e quando – a febbraio – sono rientrato nel gruppo azzurro, quello è diventato il mio primo obiettivo”. Il nocetano va ad aggiungersi, dunque, alla folta colonia di italiani sparsi per la Premiership, seppur per motivi diversi rispetto ai tanti ex-trevigiani emigrati nella terra d’Albione. “Zebre? Non ci sono mai stati contatti, giuro. E ti credo: alle Zebre sono già a posto, con un fuoriclasse come Leonard e Palazzani, che è un mio avversario per la maglia azzurra. No, meglio restare qui. Dove il rugby è nato. E dove io voglio continuare a crescere, a giocare. Ad inseguire il mio sogno.”

Fonte: La Repubblica

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: FotosportIT/FIR

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