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Rugby | Italia-Sudafrica, Banda Brunel pronta all’assalto Springboks

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I metri di giudizio più realistici per la Banda Brunel, fin dal vigilia del trittico autunnale, erano rappresentati per forza di cose da Samoa ed Argentina, le due Nazionali maggiormente alla portata di una Nazionale alla ricerca di una svolta dopo le tante difficoltà dell’ultimo anno. Le risposte sono state incoraggianti, l’Italia è tornata alla vittoria e ha sfiorato la doppietta contro i Pumas, offrendo prestazioni di assoluto livello. L’ottimismo derivante dalle ultime due settimane si è riversato inevitabilmente nell’ultima sfida dell’anno, contro un Sudafrica ovviamente fuori portata per gli azzurri ma diventato ora un ulteriore elemento di prova per valutare a fondo la rinascita dell’Italrugby.

Il programma della partita

C’è grande curiosità e grande attesa, infatti, per capire come l’Italia risponderà alle sollecitazioni della squadra più forte al mondo dopo gli All Blacks, l’unica capace di batterli nelle ultime due annate. A differenza di Samoa ed Argentina, è evidente l’asticella venga alzata esponenzialmente dagli Springboks, sul piano strutturale e tecnico di un altro pianeta. Rispetto alle precedenti uscite, la Banda Brunel farà enorme fatica a controbattere colpo su colpo alla fisicità e alla potenza sudafricana in campo aperto e nel breakdown, anche perché Heyneke Meyer non ha assolutamente preso in considerazione un qualunque tipo di riposo per i suoi uomini migliori, tutti in campo ad eccezione di Willie Le Roux (comunque in panchina) e dei titolari della prima linea. Il coach sudafricano, d’altronde, vorrà dare continuità al proprio gruppo nel percorso verso la RWC 2015. Pochi fronzoli, dunque, anche contro la 14esima forza nel ranking mondiale appena uscita (si spera) da una delle crisi più profonde dell’ultimo decennio. Un problema e uno stimolo, allo stesso tempo, non da poco per la Banda Brunel,

L’unica via d’uscita da una probabile imbarcata di mete è naturalmente una strenua difesa metro dopo metro, accompagnata da un’intensità elevata per tutti gli 80′ e da un livello di attenzione per i dettagli ancora troppo basso, come evidenziato contro Samoa ed Argentina. Gli errori commessi ad Ascoli e a Genova, anche quelli veniali, contro dei fuoriclasse come De Villiers, Habana e Vermuelen non verrebbero perdonati: da un semplice in avanti, ad una trasmissione dell’ovale imprecisa fino ad un riposizionamento sbagliato della difesa. Già i Pumas, in questo senso, hanno punito quanto è bastato gli azzurri per trionfare, ma la qualità di quel XV non potrà essere paragonata a quella che i Boks metteranno in campo domani. L’unica contesa in cui potrebbe regnare equilibrio, o addirittura l’azzurro, è la mischia, tornata ad essere un punto di forza della Banda Brunel. Il test-Argentina, attualmente la scuola migliore al mondo, è stato superato brillantemente e contro una mischia al momento in leggero calo come quella sudafricana, gli avanti azzurri potrebbero far divertire un Euganeo avviato verso il tutto esaurito.

Italia: 15 Andrea Masi, 14 Luke McLean, 13 Michele Campagnaro, 12 Luca Morisi, 11 Leonardo Sarto, 10 Kelly Haimona, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse, 7 Samuela Vunisa, 6 Alessandro Zanni, 5 Joshua Furno, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Matias Aguero
A disposizione: 16 Andrea Manici, 17 Alberto De Marchi, 18 Dario Chistolini, 19 Marco Bortolami, 20 Francesco Minto, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Luciano Orquera, 23 Giulio Toniolatti

Sudafrica: 15 Johan Goosen, 14 JP Pietersen, 13 Jan Serfontein, 12 Jean de Villiers (c), 11 Bryan Habana, 10 Pat Lambie, 9 Cobus Reinach, 8 Duane Vermeulen, 7 Teboho Mohoje, 6 Marcell Coetzee, 5 Victor Matfield, 4 Eben Etzebeth, 3 Coenie Oosthuizen, 2 Adriaan Strauss, 1 Trevor Nyakane
A disposizione: 16 Bismarck du Plessis, 17 Gurthrö Steenkamp, 18 Julian Redelinghuys, 19 Lood de Jager, 20 Nizaam Carr, 21 Francois Hougaard, 22 Handré Pollard, 23 Willie le Roux

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: FotosportIT/FIR

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