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Rugby: la Triade italiana tra le più forti al mondo?

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Non giocavano insieme dalla famosa Italia-Irlanda del marzo 2013, quando gli azzurri suggellarono con una storica vittoria il miglior Sei Nazioni di sempre. L’infortunio di uno dei tre moschettieri, poi, ha privato Jacques Brunel della terza linea titolare per quasi due anni, per quattordici lunghe partite in cui l’Italia ha completamente perso la bussola e l’identità acquisita in quel (breve) periodo d’oro. Non è un caso, però, che la Banda abbia ricominciato ad offrire prestazioni degne di nota non appena la Triade è stata ricomposta, non appena tutti i tre componenti di una della terze linee più forti al mondo sono tornati completamente abili ed arruolabili.

Perché non c’è stato solo l’infortunio di Favaro, ma anche quello piuttosto prolungato di Zanni e il calo psicofisico di capitan Sergio Parisse, lontano dai suoi standard nell’ultima stagione. D’altronde, il punto più basso della gestione Brunel è stato toccato proprio durante i test match di giugno, quando nessuno dei tre era presente nella lista dei convocati. Il risultato? Un’Italia molle, carente d’intensità e di classe, senza punti di riferimento e fondamenta su cui poggiare una qualunque idea di attacco o difesa. Una tipica squadra, insomma, costretta a sopravvivere senza i propri pilastri, con le conseguenze che conosciamo. In una Nazionale già priva di talenti significativi, perdere i propri elementi di spicco rappresenta inevitabilmente un cataclisma. Così come ritrovarli insieme al 100% (o quasi) all’improvviso.

Il salto di qualità compiuto contro le Samoa e l’Argentina, infatti, è stato quasi clamoroso. E la maggior parte dei progressi, guardando attentamente, portano la firma della terza linea. Nell’intensità e nell’organizzazione difensiva, nel numero e nell’efficacia dei placcaggi, nel breakdown, nonché nella brillantezza offensiva. Il loro rendimento, di fatto, è direttamente proporzionale a quello dell’Italrugby: difficilmente, in una Nazionale, un reparto è capace di trascinare e di influenzare le prestazioni di una squadra come pochi. E di completarsi a vicenda. L’irruenza, l’aggressività e la grinta di Favaro e la classe sopraffina di Sergio Parisse trovano equilibrio nella potenza elegante di Zanni. Semplicemente, una delle migliori terze linee al mondo.

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Foto: FotosportIT/FIR

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