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Rugby, test match: cinque anni dopo, Samoa cerca vendetta ad Ascoli

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Grandi, grossi e pure esperti. E intenzionati a prendersi la rivincita a distanza di cinque anni dall’unica sconfitta patita contro l’Italia, proprio ad Ascoli. Non vivrà un periodo brillante, ma Samoa è da sempre una squadra temibile e generalmente qualche gradino più alto degli azzurri, da sempre in sofferenza quando si tratta di fermare i carroarmati del Pacifico lanciati a tutta velocità. Anche il ranking, d’altronde, parla chiaro: gli isolani sono stabilmente in Top 10, mentre la Banda Brunel attualmente naviga in 14esima posizione e piuttosto distante da chi la precede.

La formazione dell’Italia

Rispetto al test match di giugno, giocato ad Apia, i samoani dovranno però aumentare di qualche tacca il proprio gioco per poterla spuntare. Il grande punto interrogativo è legato principalmente ai set pieces. Senza i fratelli Johnston e Mulipola, infatti, la mischia rischia di diventare territorio di conquista per gli azzurri, ribaltando quindi il mismatch verificatosi cinque mesi fa, quando i sopraccitati dominarono in lungo e in largo il pacchetto italiano. In touche, inoltre, i pacifici hanno sovente dimostrato carenze non indifferenti, che i vari Zanni e Furno potrebbero sfruttare. Sulle fasi statiche, insomma, i samoani potrebbero partire con degli handicap non indifferenti, così come l’inesperta terza linea – 16 caps in tre – potrebbe patire l’aggressività del terzetto italiano nei breakdown. Ma se nel reparto avanzato i pacifici potrebbero mostrare segni di cedimento, le individualità del reparto arretrato hanno tutte le potenzialità per compensare eventuali deficit.

Foutali’i ad accelerare, Tusi Pisi a dirigere, Leiua, Leota e Ken Pisi a distruggere. In particolare, il mediano di mischia e i tre trequarti potrebbero far vedere i sorci verdi a Morisi&co, se lanciati a dovere e in situazioni di gioco rotto, quando la maggiore fisicità samoana potrà creare facilmente grossi problemi agli azzurri. Un reparto in grado di esprimersi al meglio anche collettivamente e non solo sfruttando le doti individuali, con un know-how offensivo al momento superiore a quello italico. L’unica incognita, però, potrebbe essere rappresentata dai ricambi, poiché in panchina siederanno tre esordienti assoluti.

La formazione di Samoa

15 Faatoina AUTAGAVAIA (Nevers RC, 11 caps)

14 Ken PISI (Northampton Saints, 3 caps)

13 John LEOTA (Sale Sharks, 13 caps)

12 Alapati LEIUA (London Wasps, 7 caps)

11 David LEMI (Bristol Rugby, 39 caps) – capitano

10 Tusiata PISI (Suntory Sungoliath, 21 caps)

9 Kahn FOTUALII (Northampton Saints, 19 caps)

8 Taiasina TUIFUA (Bordeaux Begles, 2 caps)

7 Jack LAM (Bristol Rugby, 10 caps)

6 Piula FAASALELE (Castres Olympique, 4 caps)

5 Faatiga LEMALU (Sanix Blues, 10 caps)

4 Kane THOMPSON (Newcastle Falcons, 28 caps)

3 Anthony PERENISE (Bristol Rugby, 16 caps)

2 Tii PAULO (Clermont Auvergne, 20 caps)

1 Sakaria TAULAFO (Stade Francais, 28 caps)

A disposizione

16 Wayne Ole AVEI (Bordeaux Begles, 18 caps)

17 Albert TOETU (Bordeaux Begles, esordiente)

18 Viliamu AFATIA (Agen, 3 caps)

19 Teofilo PAULO (Cardiff Blues, 10 caps)

20 Maurie FAASAVALU (Oyonnax, 21 caps)

21 Pele COWLEY (Auckland Suburbs, esordiente)

22 Michael STANLEY (Counties Manukau, esordiente)

23 Winston STANLEY (Hurricanes, esordiente)

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Wikipedia

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