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Rugby, verso Italia-Sudafrica: Brunel diviso tra continuità ed esperimenti

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Tra Samoa ed Argentina Jacques Brunel ha apportato soltanto un cambio nei 23 convocati, oltretutto già previsto in virtù del ritorno di Castrogiovanni dalla squalifica al posto di Cittadini. Contro i pacifici, il ct francese ha voluto puntare su una squadra per la maggior parte già rodata e con elementi in grado di offrire garanzie certe – con l’unica eccezione di Haimona, la grande scommessa vinta finora dal transalpino – per cercare di risollevare le sorti della Nazionale. L’ottima prova del primo test match ha convinto Brunel a mantenere la stessa ossatura anche al cospetto dei Pumas, per tentare una doppietta poi soltanto sfiora. Per l’ultima sfida autunnale, però, a Padova arriva il Sudafrica, evidentemente fuori portata per gli azzurri con qualunque formazione. Sarà il momento degli esperimenti? O Brunel vorrà riproporre i ‘suoi’ uomini per testarli anche ad un livello ancora più alto?

Biagi, Vunisa, Garcia, Ragusi ed Esposito non solo non hanno visto il campo, ma nemmeno la panchina. Difficilmente Brunel darà spazio a tutti i sei sopraccitati, ma è lecito attendersi perlomeno qualche novità rispetto alle ultime due settimane, vista la (quasi) impossibilità di aspirare alla vittoria. D’altronde, le risposte che tifosi ed appassionati attendevano da cinque mesi sembrano essere arrivate; l’Italia sembra essere tornata quantomeno a lottare e a sputare sangue per il campo, come non si vedeva ormai da quasi due anni. Il rischio di schierare le seconde linee contro il Sudafrica, naturalmente, è quello di poter concedere maggiori possibilità agli Springboks, ma nell’ottica di aumentare la fondamentale concorrenza interna sperimentare potrebbe rendersi necessario.

Il ‘popolo’ rugbistico italiano reclamava a gran voce Tommaso Allan, a sorpresa escluso finora dai 23 e, ancor più a sorpresa, rilasciato da Brunel, che ha concesso il permesso alla giovane apertura di ritornare prima del tempo a Perpignan. E ora, per l’italo-scozzese, le porte sembrano chiudersi ulteriormente, soprattutto dopo l’esplosione di Haimona, quasi inamovibile a questo punto. Difficile, infatti, che Orquera possa scalzare per la gara di Padova il maori. Rimanendo tra i trequarti, non è da escludere che Brunel possa provare nuove combinazioni senza mutare troppo gli uomini, aggiungendo magari Toniolatti o spostando McLean all’estremo, oppure ricorrendo anche a Garcia o a Esposito, mentre per Ragusi le chance appaiono minori.

Il pacchetto degli avanti, che tanto bene ha fatto nelle due uscite precedenti, potrebbe rimanere invariato per garantire solidità contro i colossi sudafricani, ma non è da escludere il possibile inserimento di Minto dal 1′ per far rifiatare qualcuno dei tre moschettieri, Favaro, Zanni e Parisse. Contro l’irruenza fisica dei Boks, inoltre, anche i chili di Samuela Vunisa farebbero comodo, ma la condizione dimostrata nelle Zebre non dovrebbero fare del figiano uno dei 23 convocati. Discorso diametralmente opposto per George Biagi, in grande spolvero nell’inizio di stagione in bianconero e pronto per giocarsi le sue chance anche in azzurro.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: FotosportIT/FIR

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