Salto con gli sci
Salto con gli sci: Sebastian Colloredo guida l’Italia per la Coppa del mondo
Finalmente ci sono anche i numeri. Non più un paio di atleti a lottare per le posizioni di rincalzo sperando di entrare in zona punti nel momento in cui si verificano condizioni particolari. La nazionale italiana di salto con gli sci può vantare 6-7 di buon livello in grado di giocarsi i pettorali di Coppa del mondo e delle discrete posizioni in gara.
Sono tre gli atleti che, attualmente, sembrano essere le punte della nazionale: Sebastian Colloredo, Davide Bresadola e Andrea Morassi. Colloredo è, ormai da anni, il leader della squadra. Dotato di grande potenza in fase di stacco, riesce a sopperire con grandi doti atletiche ad alcune carenze tecniche che gli impediscono di essere competitivo per le prime 15-20 posizioni con costanza e regolarità. I problemi, ormai da diversi stagioni, sono sempre gli stessi, ma quando riesce a limitarli può risultare competitivo anche a buoni livelli e a portare a casa punti importanti per la squadra.
Davide Bresadola e Andrea Morassi, invece, fanno delle capacità in fase di volo il loro punto forte. Morassi punta tutte le fiches su quest’abilità innata, ma nel salto moderno spesso non basta per fare la differenza e, specialmente quando ci sono condizioni meteo difficili, fa molta fatica ad essere competitivo anche per le prime 50 posizioni. Bresadola è un atleta più equilibrato, forse il più completo di tutta la squadra. Quando è in forma ha già dimostrato di poter ambire alla zona punti con una certa costanza, ottenendo anche piazzamenti di prestigio. La competizioni interna al team, che sembra essere decisamente cresciuta, può fungere da stimolo a tutti questi atleti per provare a migliorarsi ulteriormente e trovare quella competitività di cui sono ormai alla ricerca da diversi inverni. Con il cambio della guida tecnica, già dalle prime uscite si potranno valutare eventuali miglioramenti, ma le sensazione sono quelle di un lavoro che può risultare positivo per gli atleti.
Alle spalle di questi atleti spinge forte Roberto Dellasega, che nelle ultime due stagioni si è avvicinato molto al livello dei migliori nel Bel Paese. Se dovesse ripetere quanto fatto vedere nella scorsa stagione, esemplare per solidità tecnica in alcuni periodi, potrebbe anche andare a prendere il posto ad alcuni dei compagni. Tra le speranza della nazionale anche quel Diego Dellasega che ha dovuto affrontare nel corso degli anni diversi problemi derivanti da infortuni che ne hanno impedito il naturale miglioramento fisico e tecnico. La speranza è che possa ritrovare la via smarrita dopo il bronzo ai Mondiali Juniores di Hinterzarten 2010 (?).
Tra i giovani, due nomi da seguire con particolare attenzione: Federico Cecon e Daniele Varesco. Rispettivamente classe 1994 e 1995, nelle ultime due stagioni hanno ottenuto risultati non trascurabili tra i campionati nazionali e competizioni di livello inferiore alla Coppa del mondo. Chiaramente è impossibile chiedere loro grandi risultati, ma da qui a marzo potrebbero trovare la maturità giusta per diventare carte importanti per l’Italia in vista delle Olimpiadi Invernali del 2018.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Foto Credit: FISI