Scherma, Coppa del Mondo: Errigo-Di Francisca show a Torino! TsunAry cala il tris

TORINO – Flashback a Londra 2012. Finale tutta italiana, come spesso avviene nella Coppa del Mondo di fioretto femminile, tra Elisa Di Francisca e Arianna Errigo. Il PalaRuffini si gusta lo spettacolo delle regine della scherma, tifate e sospinte verso l’atto conclusivo dal calore del pubblico fin dalle prime ore di gara. Vince la brianzola, 15-7, ed è la terza gemma consecutiva nella nuova stagione dopo Cancun e Saint Maur. Sul podio anche la classe 1993 russa Adelina Zagidullina, capace di eliminare Valentina Vezzali, e la francese Anita Blaze. Da urlo il percorso delle due azzurre: Errigo è un rullo compressore che si impone sulle rivali inermi 15-5, 15-12, 15-2, 15-6 e 15-4, Di Francisca scatena la folla con una super rimonta da 2-7 a 15-12 sulla polacca Malgorzata Wojtkowiak ai quarti.

Si ferma agli ottavi di finale la corsa di Camilla Mancini, plurimedagliata nelle categorie giovanili negli anni passati. Dopo lo splendido 15-14 sulla russa Inna Deriglazova nel tabellone delle 32, l’azzurra si inchina 15-7 alla francese Anita Blaze. Stop ad un passo dalla finale a otto anche per Martina Batini (15-12 con l’ungherese Gabriella Varga), per Marta Cammilletti (14-10 nel derby contro la campionessa olimpica) e per Valentina Vezzali, che mette in mostra come sempre la propria scherma ragionata, lenta e logorante. La rivelazione russa Adellina Zagidullina, però, la spunta nel finale per 15-12 anche in virtù di un arbitraggio fortemente contestato.

Out ai sedicesimi per Alice Volpi, 15-9 con la russa Yulia Biryukova, e per il bronzo di Saint Maur Chiara Cini, superata da Martina Batini nel derby pisano con il punteggio di 15-11. Eliminate nel primo turno, infine, Elisa Valdaro, Francesca Palumbo, Carolina Erba, Lucrezia Benetti, Serena Teo, Valentina Cipriani, Beatrice Monaco, Olga Calissi e Benedetta Durando. Domani il PalaRuffini ospiterà il fioretto maschile: dodici gli azzurri in gara, a caccia del terzo podio consecutivo dopo le tre medaglie di San Francisco e quella di Tokyo firmata Andrea Cassarà.

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Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma