Scherma: la sciabola sfiora il podio, il fioretto donne domina anche tra le Under20

Il weekend della Coppa del Mondo di scherma ha segnato l’esordio della sciabola femminile. Nella cornice dell’Isola Margarita (Venezuela) il podio è stato solo sfiorato dalla squadra azzurra. 

Nella prova individuale ancora una volta la migliore è stata Rossella Gregorio, che conferma i progressi fatti in un 2014 davvero eccezionale e che l’ha portata anche al suo primo podio in Coppa. La medaglia di bronzo agli ultimi europei è stata l’unica tra le azzurre a raggiungere i quarti di finale, dove purtroppo ha scontrato la vincitrice finale, la russa Velikaya, che si è imposta per 15-7.

Non è stato un sorteggio fortunato anche per Ilaria Bianco, uscita agli ottavi per mano della Zagunis (15-7), mentre davvero poco ha potuto fare Martina Petraglia contro la russa Egorian nei 32esimi, uscendo sconfitta molto nettamente per 15-5. Ci si aspettava qualcosa di più da Irene Vecchi, che invece si è fermata anche lei nei 32esimi per mano della russa Kovaleva (15-12).

Un infortunio alla caviglia non ha permesso a Lucrezia Sinigaglia di partecipare alla prova individuale e nemmeno a quella a squadre, venendo sostituita dalla Petraglia. Anche nella prova a squadra il podio è stato solo sfiorato dalle azzurre, che si sono classificate al quarto posto, venendo sconfitte dalla Francia della Lembach nella finalina per il bronzo 45-42.

Se sono mancate le medaglie nelle sciabola femminile, non si può dire la stessa cosa del fioretto femminile nella prova di Coppa del Mondo Under 20. A Bochum Camilla Rivano e Matilde Biagiotti hanno realizzato una meravigliosa doppietta, confermando come in questa arma l’Italia sia davvero la nazione più forte al mondo, visto che anche le nostre giovani continuano ad ottenere successi straordinari.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

twitter Andre_Ziglio

foto da pagina FB della FIS di Augusto Bizzi per Federscherma