Sci Alpino
Sci alpino, slalom Levi: l’anno del colpo…Gross?
Il fucile del Cacciatore è carico. Anche se la FIS probabilmente gli vieterà quel gesto che ben interpreta la sua grandissima passione, siamo convinti che Stefano Gross riuscirà ad impallinare trofei importanti sulle nevi invernali, oltre ai galli forcelli conquistati sulle sue montagne della Val di Fassa.
Il finanziere ha da poco compiuto ventotto anni, l’età della maturità: l’età in cui non c’è troppo tempo per guardarsi indietro, ad un paio di annate sotto le attese e ad un quarto posto olimpico straordinario quanto amarissimo. L’età in cui bisogna concentrarsi sul presente e sparare le proprie migliori cartucce, come quelle che volavano tra il gennaio e il febbraio 2012 con ben tre podi tra Adelboden, Schladming e Bansko. Per le indiscusse potenzialità di Stefano Gross, un quarto posto, che sia in Coppa del Mondo (vedi finali di Lenzerheide) o appunto alle Olimpiadi, è sì un bel risultato, ma è anche poco: perché lui vale e merita il podio, deve poter costantemente battagliare con Hirscher, Neureuther e Kristoffersen. Dal punto di vista del talento puro e della tecnica messa in mostra, Gross può essere davvero la migliore carta azzurra, pur con tutto il rispetto per la straordinaria longevità di Patrick Thaler, per i giovani rampanti (Ronci, Tonetti, Nani) e per un altro paio di ragazzi che vogliono ritrovare se stessi (Razzoli e Deville).
Al suo sito personale, Sabo ha recentemente dichiarato di sentirsi “molto tranquillo” e di “non vedere l’ora di incominciare, senza pensare troppo a quanto accaduto a Sochi“. La Levi Black non lo ha mai esaltato particolarmente, anche perché, usando una celebre metafora ciclistica di Gianni Brera, “sulle aie le aquile non possono volare“: nonostante i recenti interventi per aggiungere qualche dosso, la pista finlandese appare infatti sin troppo piatta per esaltare, nella gara maschile, gli atleti più tecnici; i primi due intermedi, in particolare, premiano chi predilige le pendenze meno ripide. Ma Stefano sa che un atleta può ambire ad una certa regolarità ad alto livello solamente se sa adattarsi anche alle condizioni più ostili, superando persino quel mal di schiena che gli sta dando fastidio nelle ultimissime ore; anche perché iniziare la stagione col piede giusto fa sempre bene a livello morale, oltre che di classifica. Per puntare poi, su tracciati più belli o magari su quello iridato, al colpo Gross.
foto: profilo Facebook Stefano Gross
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com