Sci di fondo
Sci di fondo: le azzurre alla ricerca di risposte, speranze sopratutto dalle sprint
“Crescere gradino dopo gradino con l’obiettivo di tornare competitivi ai massimi livelli alle Olimpiadi coreane del 2018”. Le parole di Giuseppe Chenetti, nominato in estate allenatore responsabile della squadra di Coppa del mondo di sci di fondo, spiegano chiaramente quali sono le ambizioni della squadra femminile azzurra. Un team composto sopratutto da atlete giovani e con ampi margini di miglioramento. Se l’unica carta da podio sarà Gaia Vuerich, ci si aspetta l’ingresso in zona punti con una certa regolarità, magari nelle prime 20 posizioni, da parte di atlete come Marina Piller, Greta Laurent e Debora Agreiter.
Tecnica classica: “La sfida è con noi stessi. La sfida sta nell’affrontare le cadute e nel coraggio di rialzarsi. Sta nel trovare la motivazione per ricominciare da capo, nel provarci ogni volta come fosse la prima, nell’emozionarci come non fossimo mai stati feriti”. Sono le parole postate da Virginia De Martin Topranin sul proprio sito personale. L’atleta del Corpo Forestale viene da un’annata no, in cui non è mai andata oltre la 17^ piazza ed ha tutte le carte in regola per tornare ai livelli delle stagioni passate, a partire dalle gare del fine settimana a Ruka. I segnali positivi sono arrivati anche dai test di questi mesi dove la nativa di San Candido è risultata la migliore delle azzurre sui binari.
Non prenderà parte invece alle gare in classico del week-end in Finlandia Francesca Baudin; la polivalente valdostana, che si è conquistata il posto fisso in Coppa del mondo dopo la vittoria dell’Opa Cup 2013/14, potrebbe comunque togliersi qualche soddisfazione nel corso della stagione.
Tecnica libera: Gaia Vuerich e Greta Laurent sono gli assi azzurri nelle sprint. La trentina in particolare è cresciuta gradualmente stagione dopo stagione, arrivando lo scorso anno a sfiorare il podio in ben due occasioni. Se con un ulteriore salto in avanti la Vuerich potrebbe puntare alle prime tre posizioni, può ambire a piazzamenti di prestigio anche la Laurent, fulmine di guerra nelle qualifiche ma troppo spesso pasticciona negli scontri ravvicinati delle batterie.
Sempre nelle sprint a tecnica libera attenzione anche a Giulia Sturz, altro talento messosi in luce nella passata stagione tra Opa Cup e competizioni internazionali giovanili. Per quel che riguarda le gare distance i punti di riferimento saranno sempre Debora Agreiter, Marina Piller ed Elisa Brocard, quest’ultima dichiaratasi molto soddisfatta per il lavoro svolto sino a questo punto. Fondamentale sarà capire quanto queste atlete saranno migliorate nello spunto veloce, fattore sul quale la squadra azzurra ha svolto lavori personalizzati nel corso della preparazione estiva.
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francesco.drago@olimpiazzurra.com