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Tennis, Masters ATP di Londra: competitività livello massimo fra gli otto qualificati

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Con le semifinali di ieri a Parigi Bercy si è finalmente delineata la lista degli otto partecipanti al Masters ATP di Londra (ricordiamo l’assenza di Rafa Nadal causa infortunio), in programma dal prossimo 9 novembre. I nostri beniamini ci hanno tenuti col fiato sospeso fino alla fine e gli ultimi posti disponibili sono stati a lungo contesi. Ad uscire sconfitto da questa frenetica corsa è David Ferrer, che non riesce a qualificarsi, essendo stato sconfitto ai quarti proprio a Parigi. Gli altri otto, invece, partiranno con tutte le intenzioni di imporre il proprio gioco.

Arriverà in Inghilterra da dominatore Novak Djokovic, impegnato ancora nella capitale francese, dove, tra l’altro, ha raggiunto la finale. Il serbo difende il titolo ottenuto lo scorso anno ai danni di Rafa Nadal ma, nonostante l’assenza del maiorchino, dovrà guardarsi le spalle dagli assalti dei suoi colleghi, Roger Federer fra tutti. Nole riesce ancora una volta a presentarsi da n.1 del ranking in questa occasione: nonostante abbia iniziato l’anno al secondo posto, si riappropria della vetta a Luglio, quando al quinto set sconfigge proprio lo svizzero e porta a casa il secondo Wimbledon della carriera. Non gli riesce, invece, il completamento del Career Grand Slam: il Rolang Garros resta per lui un tabù e, anche nel 2014, a spuntarla è il nemico storico Nadal. Si ferma invece ai quarti e in semfinale negli altri due Slam, Australian Open e US Open, dove forse avrebbe potuto fare un po’ di più. Dopo la nascita del figlio, Djokovic appare rivestito di un’aura nuova, un’emozione inedita che potrebbe essere l’arma vincente in quel di Londra, qualora l’immensa eleganza non bastasse.

Roger Federer tiene il fiato sul collo al serbo. Però, Il Re ha probabilmente gettato al vento le possibilità di ritornare n.1 del mondo a fine stagione, avendo perso ai quarti a Parigi Bercy. Il gap tra lui è Djokovic potrebbe ora essere difficile da colmare, soprattutto se quest’ultimo riconfermerà contro Raonic la vittoria dello scorso anno. Il 2014 ha comunque rappresentato per Roger un anno importantissimo, che lo ha riportato tra i primissimi del mondo e dimostrato a tutti che lo svizzero c’è ancora: cinque i titoli portati a casa (Dubai, Halle, Cincinnati, Shanghai, Basilea) e ben dodici le finali. La voglia di fermare l’avanzata di Djokovic, da cui è stato ripetutamente sconfitto nel corso della stagione, è tanta. Staremo a vedere, le soprese sono assicurate.

L’altro svizzero in corsa per la Masters Cup è Stanislas Wawrinka, che ha vissuto la sua miglior stagione, conquistando il primo titolo Slam della carriera agli Australian Open. Nonostante questa vittoria, lo svizzero si è però disunito, soprattutto nella seconda parte dell’anno. Negli utimi tornei disputati, perde tre volte al debutto (a Basilea, Shanghai e Tokyo), dichiarando di essere troppo nervoso quando scende in campo e di prendere sempre la decisione sbagliata nel corso di un incontro. Per Stan, occorre ritrovare ottime energie mentali se si vuole fare strada in un Masters così competitivo.

Il Giappone sorride per Kei Nishikori, alla prima qualificazione in carriera nel Masters di fine anno. Il nipponico ha dato modo al suo paese di sorridere più volte negli ultimi mesi: punto caldo della stagione, la finale agli US Open, primo giapponese a riuscire nell’impresa. Nonostante la sconfitta in questa occasione da parte di Marin Cilic, nessuno ha mai dubitato della grandissima prestazione offerta da Kei nel corso del torneo. Dopo la semifinale a Parigi Bercy archivia la sua qualificazione al Masters, dove spera di ottenere i punti necessari a confermare, o migliorare, il quinto posto nella Race.

Non poteva mancare Andy Murray, che a Londra gioca in casa. Lo scozzese, che nel 2014 ingaggia come coach l’ex tennista francese Amelie Mauresmo (collaborazione che ha fatto discutere, e non poco), vince tre titoli, ma non convince negli Slam, dove si ferma in tre occasioni ai quarti e in semifinale al Roland Garros. Una stagione in bianco e nero, alternata tra momenti di bel tennis e altri di incapacità di mostrarsi al top. L’aria di casa porterà Murray a lottare per un ottimo risultato?

Seguono Tomas Berdych e Milos Raonic. Il primo vanta una semifinale Slam (agli Australian Open) e due titoli (Rotterdam, Stoccolma) oltre che quattro finali. Il secondo, invece, tenterà quest’oggi nell’impresa di battere Djokovic a Parigi Bercy, in quello che può essere considerato un antipasto di un possibile scontro a Londra. Chiude la Race la sopresa del 2014, Marin Cilic. Il croato, infatti, in un’avanzata fiabesca, realizza il sogno di vincere uno Slam a New York, dove, ai danni di Nishikori, alza al cielo il trofeo degli US Open. E’ il primo croato a riuscirci, dai tempi di Goran Ivaniševic, suo attuale allenatore.

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stefania.gemma@olimpiazzurra.com

Foto: Clive Brunskill/GYI

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