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Tennis, Masters ATP Londra: uno sguardo ai possibili incroci. Esito scontato?

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Il profumo di Masters si sente già e i tennisti iniziano a scaldare i motori in vista della partenza di domenica: si prospetta una settimana intensissima in compagnia del grande tennis, colma di emozioni che vi stupiranno (qui tutto quello da sapere per seguire al meglio l’evento). Con il sorteggio dei due gironi i cui saranno divisi gli otto giocatori, possiamo già farci un’idea di cosa aspettarci e di quelle che potrebbero essere le sfide più interessanti.

I due gruppi sono, ovviamente, capitanati dai primi due tennisti della Race, Novak Djokovic e Roger Federer. Il gruppo A, quello del serbo, comprende Wawrinka, Berdych e Cilic, mentre quello dell’elvetico raggruppa Murray, Nishikori e Raonic. Si può immediatamente notare come il gruppo B sia senza dubbio più equilibrato del primo, in cui Djokovic, in nettissimo vantaggio nei precedenti con tutti e tre i suoi compagni, dovrebbe aver vita facile: lo svizzero Wawrinka non sembra nelle condizioni di poter impensierire il n.1 al mondo, così come Berdych, che ha sì disputato un ottimo torneo a Parigi, ma appare comunque ad un livello inferiore, e Cilic, che nei 15 precedenti con il serbo ha perso tutte le volte. A contendersi la seconda posizione del girone saranno comunque, con ogni probabilità, il ceco e il croato. Determinante sarà per entrambi la prestazione contro Djokovic, considerando che tutti e due, al top della forma, potrebbero avere la meglio su un Wawrinka poco centrato come quello dell’ultimo periodo.

Nel gruppo B suona, invece, una musica leggermente diversa: l’indiscusso favorito è Federer, ma attenzione agli altri tre. Lo svizzero ha un saldo nettamente positivo nei precedenti solo con Raonic, dal quale tuttavia è stato sconfitto nel loro ultimo incontro a Parigi, mentre è in perfetta parità con gli altri due. Sicuramente il Re, memore della sconfitta la scorsa settimana nella capitale francese, eviterà di commettere gli stessi errori contro il canadese, mentre maggiore attenzione andrebbe riservata al singolare con Murray. Il britannico gioca in casa e conosce perfettamente il gioco di Roger, avendolo, peraltro, battuto ben 11 volte in carriera (in entrambe le sfide del 2014 a trionfare è stato però Federer).

La finale che ci si aspetta è Djokovic-Federer. Difficile pronosticare il risultato, qualora si giunga davvero ad un epilogo di tal genere ma, ammettendo che entrambi i campioni si qualifichino alle semifinali con il primo posto del girone, bisogna considerare gli avversari che potrebbero incontrare in semifinale: una semifinale Djokovic-Murray sarebbe senz’altro stimolante e, se è vero che Andy non batte Nole da Wimbledon 2013, è pur vero che il “fattore casa” potrebbe essere per lo scozzese l’arma aggiuntiva. Piuttosto a senso unico sarebbe invece un match contro Raonic, essendosi i due incontrati ben tre volte nel corso di questo 2014 e avendo il serbo trionfato in tutte e tre le occasioni. Dubbio l’esito di un eventuale scontro con Nishikori, nel caso in cui il nipponico riuscisse a superare il difficile girone: il giapponese ha sconfitto Djokovic agli US Open, ma quest’ultimo ha ricambiato a Parigi Bercy la scorsa settimana. Veniamo dunque a Federer, che nella sua semifinale potrebbe incontrare Cilic, con cui è avanti 5-1 nei precedenti, ma ha perso l’ultimo match agli US Open di quest’anno, nella cavalcata trionfale del croato. Qualora invece ad imbattersi sulla strada dell’elvetico fosse Berdych, molto dipenderebbe dalla forma espressa dal ceco. Appare invece piuttosto improbabile un derby con Wawrinka, su cui ha comunque ampi margini di vantaggio fisico e mentale.

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stefania.gemma@olimpiazzurra.com

Foto: Federtennis/Tonelli

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