Tennis
Tennis, US Open: tetto retrattile sull’Arthur Ashe Stadium entro il 2016
Il sogna sta diventando realtà. Con i suoi oltre 22.500 posti, lo stadio più grande dell’intero mondo tennistico, l’Arthur Ashe Stadium, il centrale degli US Open, si prepara a cambiare volto: l’ambizioso progetto architettonico prevede un tetto retrattile di materiale traslucido, i cui lavori di costruzione sono già stati iniziati: due delle ventiquattro colonne che dovranno sorreggere la copertura sono già state impiantate. L’obiettivo principale è quello di terminare i lavori entro gli US Open del 2016. Le sezioni del tetto, comunque, inizieranno ad essere assemblate solo dopo gli Open dell’anno prossimo.
A lungo si è tentato di progettare una copertura, ma le evidenti difficoltà avevano bloccato gli ingegneri (lo stadio sorge, infatti, su un terreno paludoso e il peso del tetto, unito alle grandi dimensioni dell stadio, avrebbe rischiato di far collassare il tutto). Considerato che spesso si è dovuto far fronte ad un clima fastidioso, la necessità di una protezione si è fatta sentire: gli Stati Uniti, tra l’altro, erano rimasti indietri rispetto agli altri tre tornei dello Slam, dotati di almeno un campo coperto. Nonostante ciò, gli esperti, per i motivi sopra citati, avevano sempre espresso l’impossibilità, dal punto di vista tecnologico, di attuare un tale progetto.
Attualmente, lo stadio non è in grado di ospitare nessuno e chi si trova a passare di lì si rende subito conto del lavoro che si sta svolgendo in questo giorni. Torri di sostegno si ergono sullo stadio, in attesa di campriate d’acciaio che verranno applicate alle colonne, che sono distese nei pargheggi e nei marciapiedi tutt’intorno. Gli spettatori si renderanno conto dei cambiamenti già dal prossimo agosto: in aggiunta alla copertura, si è progettato un nuovo impianto sonoro e d’illuminazione, oltre che due ulteriosi schermi da affiancare ai due già esistenti.
Anche il Louis Armstrong Stadium prenderà parte del progetto di ristrutturazione: entro il 2017 anch’esso sarà dotato di un proprio tetto.
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stefania.gemma@olimpiazzurra.com
Foto: Wikipedia