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Volley, SuperLega – Perugia espugna Piacenza: settima di fila, è terza!

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Perugia vince l’anticipo dell’ottava giornata di SuperLega, il massimo campionato italiano di volley maschile, espugnando il PalaBanca di Piacenza con il punteggio di 3-0 (25-23; 27-25; 25-20).

Gli umbri agganciano Trento al terzo posto in classifica e attendono i big match di domani (Trento-Macerata e Ravenna-Modena) per avere un quadro più chiaro della situazione. Intanto questa è la settima vittoria consecutiva (tra campionato e Champions League) per la banda guidata da Grbic.

Gli emiliani, invece, stanno passando un momento nero dopo lo scossone societario, incappano nella quinta sconfitta consecutiva (tre in campionato) e non riescono a schiodarsi da un deludente nono posto.

 

La partenza di Le Roux costringe Radici a schierare Massari in diagonale con Vermiglio e a risparmiare Zlatanov dalla ricezione (almeno inizialmente). Il coach di Piacenza tiene a riposo il gigante Ostapenko dopo gli acciacchi settimanali e al centro piazza Aletti con Kohut. Perugia, invece, deve risparmiare Buti per alcuni problemi alla spalla.

L’incontro è però combattuto, rispetto alle premesse della vigilia. Nel primo parziale gli ospiti allungano (8-14), ma quando Page sostituisce Massari i padroni di casa riescono a lottare prima che il muro umbro salga in cattedra. Chiusura di From dopo due set-point annullata.

Piacenza più combattiva nel secondo parziale e, trascinata dal solito Zlatanov e da un ottimo page, allunga sul 18-16. Vujevic sostituisce Maruotti, Perugia ritrova l’equilibrio, Giovi difende in maniera superlativa, Atanasijevic picchia duro e la Sir opera il controsorpasso. Finale thrilling ai vantaggi e un fallo in palleggio di Vermiglio regala il 2-0 a Perugia che nel terzo set domina in lungo e in largo (salvo un brivido finale con due aces di Ostapenko) e chiude con un agevole 3-0.

 

Sugli scudi il solito Atanasijevic (20 punti, 53% in attacco, 1 muro, ma qualche errore di troppo al servizio), l’infinito Vujevic che risulta fondamentale nel secondo parziale e la coppia centrale composta da Beretta e Barone (3 muri).

Piacenza perde il confronto sottorete (5 a 8) e in attacco (36% a 48%), sorretta per larghi tratti dall’eterno capitan Zlatanov (16).

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