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Calcio – Top&Flop Serie A: Genova sogna, Milano si lecca le ferite

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Genova ride, Milano piange. Dietro a Juventus e Roma, entrambe frenate prima della Champions, volano Genoa e Sampdoria, rispettivamente al terzo e al quarto posto in classifica e staccate di un solo punto. Sotto la Lanterna si sogna in grande, anche perché il Napoli fatica a trovare continuità e le milanesi arrancano dimostrando poco gioco (una) e una condizione fisica preoccupante (l’altra). In coda continua il crollo del Parma, mentre Zeman è ancora sconfitto in casa e ora rischia l’esonero da Cagliari. I migliori e i peggiori del 14esimo turno.

 

TOP

L’orchestra di Gasperini: il tecnico di Grugliasco si esalta nella sfida dal profumo d’Europa contro un Milan spento e prevedibile. Il Genoa passa su corner e difende senza troppi patemi il vantaggio: ora i rossoblù sono terzi, dimostrando un gioco brillante e rapido. Perotti, ex ala del Siviglia, si sta rivelando uno degli acquisti più azzeccati dell’intero calciomercato italiano.

Il cinismo della Sampdoria: faticano e non poco i blucerchiati per espugnare il sempre ospito Bentegodi, sponda Verona, ma alla fine Okaka e Gabbiadini regalano il quarto posto momentaneo al vulcanico presidente Ferrero che ora mette nel mirino il sorpasso ai danni dei cugini rossoblu. Solidità e potenza, in puro stile serbo, le armi doriane.

Simone Zaza bis: dopo un settembre perfetto con l’esordio e il primo gol in Nazionale, l’attaccante del Sassuolo si era un po’ perso tra infortuni e prestazioni sottotono. A Roma, sfruttando anche gli errori di De Sanctis, sigla invece una doppietta fondamentale per lanciare il Sassuolo nelle posizioni d’onore della graduatoria e richiamare su di sé l’attenzione del ct Conte.

 

FLOP

Inter, lo sgambetto di Strama: i nerazzurri, reduci dal cambio di allenatore Mazzarri-Mancini, perdono in casa contro l’Udinese dell’amato/odiato ex. E sono anche parecchio sfortunati, perché chiudono in pieno controllo un bel primo tempo salvo poi crollare fisicamente e mentalmente – fotografia lampante il retropassaggio fallito da Palacio per il raddoppio di Thereau – nella ripresa. Ci sarà da lavorare tanto, in inverno, per non terminare l’ennesima stagione mediocre e senza soddisfazioni.

Milan, ma il gioco? Lento, imballato, più operaio (lavativo) che architetto, spuntato. Il Milano perde la terza gara stagionale sul campo del Genoa e lo fa nel peggiore dei modi: subendo un evitabile gol su palla inattiva (l’ennesimo) e risultando praticamente inefficace nel secondo tempo. Il credito di Inzaghi sta per finire: per rialzarsi questa squadra ha assoluto bisogno di qualità.

Crollo Zeman: dal pesante 0-4 di domenica scorsa con la Fiorentina all’impietoso 0-2 di ieri contro un Chievo Verona quasi sorpreso dall’arrendevolezza dei sardi. Il pirotecnico 4-4 con successo ai rigori sul Modena in Coppa Italia non basta per giudicare positivamente una settimana profondamente nera: ora il boemo rischia, Cellino è sempre stato un mangia-allenatori.

 

Di seguito i tre migliori giovani italiani dell’ultimo turno:

Simone Verdi (Empoli): ennesima prestazione da 7 in pagella, se non di più, e finalmente la prima gioia del gol in Serie A. L’ex rossonero è trequartista poco moderno, da meno inserimenti ma con più qualità, che in Toscana sta crescendo al giusto ritmo e sotto la guida di un grandissimo tecnico come Sarri.

Alberto Paloschi (Chievo Verona): se il Milan piange è anche merito delle prestazioni dei suoi giocatori in prestito o comproprietà per tutta la Serie A. Il bomber del Chievo apre le marcature a Cagliari e aiuta la squadra per tutto il corso della gara.

Armando Izzo (Genoa): altra prova rocciosa al centro della difesa del Grifone. Limita bene un non eccellente Menez, ma comunque è sempre attento e tiene al meglio la posizione. Classe 1992, può tornare molto utile a Di Biagio.

 

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Foto da: infooggi.it

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