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Ciclismo: le conseguenze di un World Tour senza l’Astana. Nibali assente al Tour 2015?

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Nella giornata di domani, secondo le previsioni, l’UCI dovrebbe dare una risposta definitiva su tutte le licenze World Tour e Professional bloccate settimana scorsa dal Consiglio Licenze per problemi di natura etica (legati al doping) o finanziaria.

Fino a questo momento sono state approvate le candidature di 16 squadre per il massimo circuito mondiale. Se la situazione dell’Europcar desta meno preoccupazione, un’eventuale esclusione dal World Tour dell’Astana farebbe saltare tutti gli equilibri. La squadra kazaka è tra le più forti in gruppo e nel suo roster ci sono atleti del calibro di Vincenzo Nibali, vincitore dell’ultimo Tour de France, e Fabio Aru, tra i prospetti più importanti dell’intero movimento internazionale.

L’esclusione dal World Tour di questa squadra garantirebbe in tutte le corse un posto in più tra le wild card, solitamente riservate alle squadre professional. Tanti organizzatori, in ogni caso, sarebbero più che disposti ad invitare la squadra guidata da Alexander Vinkourov per incrementare il prestigio del proprio campo partenti. I dubbi maggiori riguardano le corse di ASO, società che organizza il Tour de France. Già nel 2008 non aveva invitato l’Astana di Alberto Contador, vincitore l’anno prima, sempre per problemi legati al doping. In tal caso, per Vincenzo Nibali sarebbe impossibile difendere la maglia gialla conquistata nello scorso mese di luglio in terra francese.

Potrebbe essere radicalmente diverso l’approccio di RCS e del Giro d’Italia. Un campione del calibro di Nibali farebbe comodo agli organizzatori, specialmente dopo i successi dello scorso anno e l’attenzione mediatica che porterebbe lo Squalo dello Stretto. Con Alberto Contador che ha già di fatto confermato la partecipazione, anche Nibali potrebbe essere costretto a cambiare i propri piani e a presentarsi al via della Corsa Rosa in quel di Sanremo i primi giorni di maggio. Un duello che avrebbe tanto il sapore della rivincita per lo pagnolo, mentre l’azzurro potrebbe suggellare definitivamente la vittoria mutilata del Tour arrivata senza scontri diretti con gli avversari principali, esclusi dalle cadute.

A farne maggiormente le spese, in questo caso, sarebbe Fabio Aru. Rilegato al ruolo di seconda punta, avrebbe certamente meno spazio che nel 2014 anche se dovesse correre la Vuelta come capitano unico. Come tutti gli altri, anche Aru dovrà aspettare la giornata di domani e il verdetto dell’UCI. Solo in quel momento si potrà valutare esattamente la situazione nella sua completezza.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Gianluca Santo

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