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Ginnastica, l’Italia vince la Coppa Iuvenilia! Dominio della Maggio, pioggia di medaglie

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Fantastica Italia alla Iuvenilia Cup, ultima gara della stagione agonistica 2014. Le nostre juniores (under 16: Martina Maggio, Caterina Vitale, Pilar Rubagotti) brillano a Città del Messico e vincono il concorso a squadre, precedendo Germania e Brasile.

Mattatrice assoluta di giornata è Martina Maggio. La bionda della Robur et Virtus trionfa nel concorso generale individuale, sconfiggendo la brasiliana Thais Fidélis e Pilar Rubagotti. L’azzurrina si toglie anche la soddisfazione di primeggiare alla trave (13.550, davanti a Vitoria Custodio e Amelie Foellinger) e alle parallele asimmetriche (13.550)

La stellina della Brixia Brescia è invece la reginetta al volteggio (14.200) dove ha fatto meglio di Amelie Foellinger e Thais Fidélis nonostante un dolore al ginocchio. Pilar viene valutata con 12.700 sia a trave che al corpo libero.

Le azzurre non acciuffano l’oro soltanto al corpo libero (vince Thais Fidélis, seconda Antonia Alicke), ma sul podio sventola comunque il tricolore ancora grazie a Martina Maggio che si mette al collo la medaglia di bronzo (13.150). Per Caterina Vitale un errore sul Tkatchev alle parallele, 12.000 alla trave.

 

(foto Federginnastica)

2 Commenti

1 Commento

  1. Stefano Villa

    22 Dicembre 2014 at 23:23

    Cara Gilda. Martina Maggio ha vinto 3 medaglie, Pilar Rubagotti 2, Caterina Vitale 0. Purtroppo questa è semplice cronaca: non possiamo inventarci né punteggi né medaglie né elogi particolari. Se una ragazza cade da un attrezzo va certamente detto (e lo ha fatto anche la Federginnastica).

  2. gilda tortorici

    22 Dicembre 2014 at 13:58

    Cara redazione, trovo particolarmente ingiusta la scarsa attenzione che avere mostrato nei confronti di Caterina Vitale. Credo che la stessa, come le altre due ginnaste, abbia contribuito alla vittoria dell’Italia e credo che meriti molto di più di una menzione per evidenziare l’errore alle parallele e null’altro. Forse dovreste tenere conto dell’influenza che un articolo del genere possa avere nella psicologia della ginnasta adolescente e forse dovrste essere un po’ più attenti e professionali.

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