Artistica

Lo Sportivo Italiano del 2014 è… La Top Ten di OA

Pubblicato

il

Il 2014 sta per concludersi e, tra un pranzo e un cenone tra i parenti, è giunto il momento di premiare i migliori sportivi della stagione. Qual è stata la top ten degli italiani che hanno brillato in questa stagione?

La redazione di OA si è riunita e ha dato il proprio attesissimo responso…

 

Lo sportivo dell’anno è… VINCENZO NIBALI! Lo Squalo Giallo (che sarebbe copyright di OA, ma questa è un’altra storia) ha infiammato la Francia, ha scaldato l’Italia in un gelido mese di luglio, ha confezionato le tre settimane della vita che l’hanno portato a firmare l’impresa della stagione per lo sport azzurro.

Da autentico Pirandello, il siciliano riscrive la storia, pedala sui Campi Elisi con il simbolo del primato. Per i greci erano l’agognato Paradiso, per lui, all’alba dei 30 anni, sono l’incoronazione di un sogno: vincere il Tour de France, alzare le braccia al cielo sotto l’Arco di Trionfo.

Fantasia di bambino, mito ancestrale che diventa concreto nell’ultima domenica di luglio. Dopo 16 anni di duro digiuno, un italiene conquista la corsa a tappe più importante del Pianeta, uno degli appuntamenti più importanti dell’intero Universo Sportivo. Chi ne mastica sa che è difficile immaginare anche qualcosa di più sacro della Grand Boucle.

Enzo indossa la gialla praticamente dall’inizio alla fine, vince 4 tappe, è il sesto ciclista a realizzare la leggendaria Triplice Corona (nell’albo d’oro accanto a veri miti come Merckx e compagnia). Lo show sul pavè (dove ha effettivamente conquistato il Tour), la staffilata di Sheffield, le tre invenzioni in alta montagna (Planche des Belles Filles, Chamrousse, Hautacam), sono tutti cioccolatini da scartare e da gustare dolcemente.


Ultima Books Store

Al secondo posto Arianna Errigo. La nostra schermitrice ha dominato l’intera stagione, imbattuta nel secondo semestre di gare. Quando scende in pedana, il suo fioretto inizia a vibrare e a mietere vittime con una facilità disarmante. Le avversarie vengono infilzate una a una, senza pietà, senza respiro, senza prove di appello. Assalti conclusi 15 a poco, anche contro le altre big del circuito, spesso nel giro di una manciata di minuti.

Semplicemente la Campionessa del Mondo è la più forte del Pianeta. A Kazan riconferma il titolo di Budapest 2013, tutti si inchinano al cospetto della 26enne che, in autunno, non si ferma e mette in mostra il suo talento anche in Coppa del Mondo che aveva vinto in precedenza per il terzo anno consecutivo! Autentica Reginetta a cui ora manca solo l’oro olimpico, sfuggitole “da polla” (come ha sempre affermato lei) a Londra 2012. Mangiamedaglie.

 

Il nostro podio è completato da Armin Zoeggeler. Semplicemente infinito! Il ghiaccio è la sua seconda pelle, lo slittino è suo cuore, la gloria è la sua anima. A 40 anni suonati ci prende gusto e ci regala l’ennesima gioia di una carriera infinita, da autentico numero 1, tra i migliori sportivi azzurri di tutti i tempi.

Il Cannibale di Foiana stringe i denti a Sochi e alle Olimpiadi conquista un bronzo da urlo, salendo sul podio a cinque cerchi per la sesta volta in carriera. Cioè per 20 stagioni e per sei edizioni (da Lillehammer 1994), Armin è sempre stato tra i primi tre nell’occasione che conta, che consegna all’immortalità. Nessuno come lui: è l’unico sportivo al Mondo capace di conquistare una medaglia in sei edizioni consecutive dei Giochi!

Velocissimo, rapidissimo, Dio del Fulmine ghiacciato. E giusto per lasciare nel migliore dei modi vince anche gli Europei sull’amata pista di Sigulda dove, contestualmente, porta a casa anche la sua ultima tappa di Coppa del Mondo.

 

Al quarto posto Christof Innerhofer. Due bombe sotto ai piedi, dinamite nella gambe, destrezza nei quadricipidi, rapidità nei polpacci. La gravità lo spinge a valle, gli sci sono la sua nave, il suo traghetto verso l’immortalità olimpica. In un 2014 diventato magico, super Inner si consacra: argento nella discesa libera di Sochi, terzo italiano di sempre a salire sul podio a cinque cerchi nella prova più magica, dopo il trionfo di Zeno Colò (1952) e il bronzo di Herbert Plank (1976).

Non pago si regala anche il bronzo nella supercombinata, diventando così l’unico atleta (uomo) plurimedagliato dei Giochi.

 

Al quinto posto Arianna Fontana, il simbolo dello short track italiano che senza la sua stella cometa fa una fatica immane a mettersi in luce. La 24enne è fantastica alle Olimpiadi, il vero faro dell’intera spedizione azzurra in terra di Russia. Autentica mattatrice della sua specialità, incanta sulle sue lame veloci, in quel catino che spesso e volentieri nasconde insidie che frenano anche i Campioni.

La 24enne vince l’argento sui 500m, il bronzo dei 1500m, il bronzo della staffetta 3000m (con Lucia Peretti, Martina Valcepina, Elena Viviani). Non importa se alcune avversarie la fanno cadere per provare a toglierle medaglie, lei se la prende lo stesso e, ancora giovanissima, porta a casa un alloro olimpico per la terza volta consecutiva (bronzo con la staffetta a Torino 2006, bronzo sui 500m a Vancouver 2010).

A completare il palmares della stagione: il bronzo ai Mondiali nella staffetta, sei podi in Coppa del Mondo (una vittoria, sui 1000m a Kolomna), Campionessa d’Europa sui 500m e bronzo all-around.

 

Al sesto posto Gregorio Paltrinieri. Semplice Re Gregorio Magno, esploso definitivamente in questa stagione, giganteggiando dall’inizio alla fine. Un vero fenomeno in vasca, autentica punta di diamante della Nazionale italiana di nuoto, destinato a un futuro ancora più roseo di un presente già luccicante. Dei metalli di medaglia, ovviamente.

Imbattuto, divora l’acqua, se la beve insieme agli avversari, stesi a suon di bracciate dinamitarde. Agli Europei realizza la doppietta dei veri Campioni: medaglia d’oro sui 1500m e sugli 800m, strappando il record continentale nella distanza più lunga (14:39.93).

Ai Mondiali in vasca corta conquista il primo iride della carriera. A Doha è un fulmine, in fuga fin dall’inizio, tiene un passo insostenibile per gli umani presenti: Record Europeo (14:16.10), seconda miglior prestazione mondiale all-time. La sfida alla star Sun Yang è aperta…

 

Al settimo posto Petra Zublasing, Campionessa del Mondo di tiro a segno. Gli iridi sono specie in via d’estinzione nel nostro Paese (almeno nel 2014) ma la bolzanina, precisa com’è, non delude le aspettative e doma meravigliosamente il poligono di Granada. La 25enne si merita la nostra top ten non soltanto per questo meraviglioso oro (il primo in carriera, sempre nella sua carabina 10 metri), ma anche perché è stata la prima italiana in assoluto a conquistare la qualificazione alle Olimpiadi 2016! Si sogna la doppietta con il fidanzato Campriani…

All’ottavo posto Carolina Kostner. Gli ultimi mesi sono stati funesti per il nostro Cigno, con la richiesta di condanna a oltre quattro anni per aver coperto Alex Schwazer nell’affaire doping, ma alle Olimpiadi ci aveva regalato una magia che difficilmente dimenticheremo. Quel bronzo, con le sue magnifiche linee, con la sua eleganza, con la sua bellezza, con la sua perfezione è tra i momenti migliori dell’intera stagione. Incoronamento della carriera della miglior pattinatrice della storia italiana, tra le poche sportive capace di diventare diva.

 

La nostra top ten è completata da due Campionesse d’Europa, giusto premio per un 2014 durante il quale il gentil sesso si è fatto ben valere. Libania Grenot, magnifica sui 400m a Zurigo, capace di pennellare due curve da urlo e di demolire in progressione tutte le avversarie, stringendo i denti sul rettilineo finale.

Vanessa Ferrari, sempre più eterna e Reginetta dell’artistica, tornata sul trono continentale dopo sette anni d’assenza: la bresciana incanta Sòfia, nella Bulgaria terra di mamma, e il suo corpo libero fa sognare la Polvere di Magnesio. Sarà poi capace anche di vincere la tappa di Coppa del Mondo a Tokyo (all-around) e soprattutto sarà la trascinatrice della Nazionale che ai Mondiali conquisterà uno storico quinto posto.

 

Ricapitoliamo dunque la top ten di OA per il miglior sportivo del 2014:

  1. Vincenzo Nibali
  2. Arianna Errigo
  3. Armin Zoeggeler
  4. Christof Innerhofer
  5. Arianna Fontana
  6. Gregorio Paltrinieri
  7. Petra Zublasing
  8. Carolina Kostner
  9. Libania Grenot
  10. Vanessa Ferrari

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version