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Nuoto, Mondiali Doha 2014: Brasile e Giamaica che sorprese, parità tra Hosszu e Belmonte Garcia

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Il Mondiale dei Mondiali. E’ un nuoto ormai sempre più globalizzato quello che a Doha 2014 vede diminuire l’egemonia di paesi come Usa, Australia e Russia e crescere invece nuove forze emergenti come Brasile e Olanda. E poi ci sono i sempre più frequenti one man show, o one woman show, targati ad esempio Ungheria, Giamaica, Spagna, Svezia e Sudafrica. Il menù dello spettacolo, verso Rio 2016, si fa più succulento che mai.

Il medagliere è vinto dai carioca con 7 ori: brillano le staffette veloci con Cesar Cielo Filho protagonista e (ri)emerge dalla depressione uno straripante Felipe França Silva nella rana, ma la zampata decisiva è portata dalla sorpresa 50 dorso con Etienne Medeiros. Due medaglie e primo storico successo per la Giamaica, il cui movimento si può riassumere nella sola figura di Alia Atkinson. Argento nei 50 rana e clamoroso oro nei 100 con tanto di pareggio al record del mondo di una Ruta Meilutyte (Lituania) a tratti sbadata.

Parità anche nella sfida tra le donne da record, Katinka Hosszu (Ungheria, 4 ori e altrettanti WR) e Mireia Belmonte Garcia (Spagna, 4 ori e 2 WR). I numeri premierebbero la magiara, ma lo scettro va equamente suddiviso in virtù di quanto andato in scena nella giornata inaugurale, con la doppia beffa portata dall’iberica nel confronto diretto nei 400 misti e nei 200 farfalla. L’Olanda fa la voce grossa nelle staffette femminili (in cui Jeanette Ottesen trascina la Danimarca), ritrova Ranomi Kromowidjojo nei 50 stile libero e abbraccia la prima vittoria individuale di Femke Heemskerk, mentre la Svezia vola con tre prodezze di Sarah Sjoestroem, condite anche da due record del mondo.

Al maschile Ryan Lochte e Vladimir Morozov sono i due grandi sconfitti: né lo statunitense né il russo riescono a mettersi al collo ori singoli. Florent Manadou stupisce tutti ed esalta la Francia con un 20”26 da urlo nei 50 sl e un 22”22 strepitoso nei 50 dorso, ma cede a Cielo i 100 sl. Chad Le Clos, dunque, ringrazia e si porta a casa il titolo virtuale di uomo del Mondiale: poker (200 sl e 50, 100 e 200 delfino) e, soprattutto, un record da mani nei capelli. Nel 2014, in vasca corta, il sudafricano non ha mai perso una gara individuale cui ha partecipato: 25 trionfi in Coppa del Mondo e 4 a Doha: è imbattuto. Il panorama si fa vasto: c’è gioia anche per Giappone, Germania, Ungheria, Polonia e Australia, oltre ovviamente alla zampata dell’azzurro Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero.

Infine, un dato eloquente. 23 record del mondo sono caduti o stati eguagliati, segnale che si inizia a fare sul serio verso l’obiettivo comune da tutti sognato: le Olimpiadi di Rio 2016. Kazan, sede del Mondiale in lunga programmato per il 2-9 agosto 2015, ci dirà una volta di più cosa aspettarci da un evento già di per sé imperdibile.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Fina/DeepBlueMedia

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