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Rugby internazionale, i momenti migliori del 2014 (prima parte)

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Dal Sei Nazioni ai test match di novembre, passando per la finestra estiva e per il Rugby Championship, il 2014 del rugby internazionale ha regalato non pochi spunti di riflessione in vista dei Mondiali 2015. Gli All Blacks si sono confermati i dominatori assoluti, mettendo in mostra una solidità ed una magnificenza difficilmente riscontrabile in altri sport di squadra. Solo l’Irlanda, di fatto, ha mantenuto i ritmi dei neozelandesi, grazie ad un’imperiosa ascesa che ha portato i Verdi al terzo posto del ranking mondiale. Sudafrica e Inghilterra hanno rispettivamente sconfitto i tuttineri e sfiorato l’impresa contro di essi, ma dovranno ancora sistemare alcuni tasselli del puzzle per raggiungere i livelli delle due sopraccitate. Il cartello dei lavori in corso, invece, è ancora ben piantato di fronte ai cantieri aperti di Australia, Galles e soprattutto Francia, che dovranno guardarsi le spalle da Scozia e Argentina, in grande crescita differentemente dall’Italia che, eccezion fatta per novembre, ha vissuto una delle annate più nere della storia. Tanto che nel ranking non solo deve inseguire il Giappone e tutte le tre pacifiche del Sud, ma anche guardarsi alle spalle dalla Georgia. Ma riviviamo tutte le maggiori emozioni dell’anno solare nel nostro diario.

1 febbraio 2014 – Una delle poche luci azzurre. L’Italia, all’esordio nel Sei Nazioni, spaventa il Galles e ammutolisce il Millennium Stadium grazie alla straordinaria prestazione di Michele Campagnaro. Il giovane classe ’93 esplode definitivamente a livello internazionale e firma due mete d’autore nel teatro gallese, anche se non basteranno per evitare la sconfitta. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

La grande favorita, l’Inghilterra, scivola invece al Saint-Denis. Una Francia disordinata e anche piuttosto fortunata riesce a spuntarla nel finale sulla solidità inglese, grazie ad una bella meta del giovane rampante Gael Fickou. E i transalpini entrano in lotta per il titolo. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

8 febbraio – L’Irlanda lancia un chiaro segnale nella seconda giornata: per il titolo c’è anche lei. I Verdi di Joe Schmidt frullano il Galles all’Aviva Stadium, sbriciolando contemporaneamente le ambizioni di tris dei Dragoni. I padroni di casa dominano la partita a 360°, dalla mischia al gioco tattico, e vincono con un largo 26-3. Da mina vagante ad aspirante regina europeaCLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA.

21 febbraio – Inghilterra-Irlanda, sfida di grande intensità a Twickenham nella terza giornata del 6N. Gli irlandesi sembrano avere una marcia in più, ma cozzano contro il muro inglese. Eppure, i Verdi erano volati anche sul 10-3 dopo la meta ad inizio ripresa di Rob Kearney, ma non avevano fatto i conti con l’orgoglio inglese. La meta di Care e il piede Farrell porta i Leoni alla vittoria per 13-10 e mantiene il Sei Nazioni aperto. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

8 marzo – A giocarsi un combattutissimo Sei Nazioni nell’ultima e decisiva giornata saranno Inghilterra e Irlanda, mentre alla Francia (comunque a sei punti come inglesi e irlandesi) servirebbe un miracolo. I Verdi hanno ben pochi problemi per superare un’Italia rintanata in trincea ma senza grossi risultati per 80′, tattica estremamente sbagliata contro una Nazionale capace di ridurre al minimo gli errori con la palla in mano. E O’Driscoll saluta il pubblico irlandese con una grande prestazione l’Aviva Stadium, in uno dei momenti più emozionanti del 2014. Non solo rugbistico, ma dello sport in generale. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

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I transalpini, invece, bruciano nel rush finale una Scozia volitiva e decisa a regalare un sorriso anche al pubblico di Murrayfield, dopo aver espugnato l’Olimpico la settimana precedente. La furia scozzese del primo tempo sembrava aver indirizzato la partita, ma Les Bleus trovano la forza per rialzarsi e passano in vantaggio al 78′. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

Il XV della Rosa risponde per le rime e fa abdicare il Galles con una prova di forza inoppugnabile per intensità e determinazione, costringendo alla resa i Dragoni mai convincenti e aggrappati soltanto al piede di Halfpenny. L’Inghilterra agguanta quindi in classifica l’Irlanda, ma di fatto paga in partenza una cinquantina di punti di scarto nella classifica, in caso di arrivo a pari merito. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

15 marzoSi decide il Sei Nazioni. La prima tappa è Roma, dove per l’Inghilterra è una semplice formalità spazzare via degli azzurri senza identità e sull’orlo del baratro. Il XV della Rosa attacca a testa bassa dall’inizio alla fine per tentare di recuperare lo svantaggio nella differenza punti, ma le sette mete marcate (e tutte trasformate da Farrell) e l’11-52 finale non bastano agli inglesi per agguantare l’Irlanda (+73 inglese contro il +81 irlandese). CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

Gli inglesi, in un contraddittorio piuttosto importante vista la storia delle due Nazioni, sono costretti a tifare Francia nella sfida decisiva di Parigi. I transalpini sono praticamente fuori dalla corsa e farebbero gioire i Leoni con una vittoria con almeno nove punti di scarto. E i galletti approcciano al meglio la gara, nonostante la solita cattiveria agonistica degli avanti irlandesi e l’intelligenza della mediana irlandese. I Verdi sembrano chiuderla con due mete al 20′ e al 25′, i francesi la recuperano con Dulin ma è sempre uno splendido Sexton ad indirizzarla nella ripresa. E a nulla valgono gli assalti finali de Les Bleus. L’Irlanda vince il Sei Nazioni 2014. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA.

16 marzo – La Romania perde la sfida decisiva per l’European Nations Cup in casa della Georgia e finisce nella Pool D nei Mondiali 2015, che completa quindi il girone dell’Italia. I rumeni, oltre agli azzurri, affronteranno Francia, Irlanda e Canada. I georgiani, invece, vincono la competizione e finiscono nella Pool C con Nuova Zelanda, Argentina, Tonga e un’africana da definire. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

29 marzo – Gli Stati Uniti, dopo aver pareggiato il match d’andata a Montevideo, superano l’Uruguay nel ritorno e staccano il pass per i Mondiali. I sudamericani concludono anche in vantaggio il primo tempo, ma subiscono la rimonta a stelle e strisce che chiude la contesa 32-13. USA nella Pool B con Sudafrica, Scozia, Samoa e un’asiatica, probabilmente il Giappone. Uruguay ai ripescaggi. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

25 maggio – Il Giappone passeggia su Hong Kong 49-8 e chiude la pratica Coppa del Mondo: qualificazione assicurata e Pool B con Sudafrica, Scozia, Samoa e Stati Uniti. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

2 giugno – Scatta in Nuova Zelanda il Mondiale Under 20, che vede al via anche l’Italia dopo la vittoria dello scorso anno nello Junior World Rugby Trophy. Gli azzurri sono inseriti nella Pool con i campioni in carica dell’Inghilterra, con l’Argentina e l’Australia. E l’esordio è una dura lezione contro il XV della Rosa, dominanti 63-3. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

6 giugno – Gli azzurrini riscattano la magra figura dell’esordio e vincono un match combattutissimo fino all’ultimo contro l’Argentina, trascinata dal piede di Buscema sul 26-29 finale. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

7 giugnoIniziano i test match estivi e sono subito grandi emozioni tra All Blacks e Inghilterra. Gli inglesi tengono sotto scacco i neozelandesi per l’intera partita con la loro solidità ed organizzazione, cogliendo forse di sorpresa dei padroni di casa ancora in rodaggio. Ma al 78′ l’acuto decisivo è inevitabilmente di marca tuttanera con Conrad Smith, che condanna l’Inghilterra. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

L’Australia, invece, strapazza letteralmente una Francia irriconoscibile e con i soliti difetti strutturali ed organizzativi della gestione Saint-André. I trequarti Wallabies offrono spettacolo al Suncorp Stadium, Folau&co. fanno girare la testa ai transalpini e marcano ben sette mete per un rotondo 50-23. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

Di scena in Argentina, invece, i campioni del Sei Nazioni, per la prima volta senza la loro leggenda Brian O’Driscoll. E l’Irlanda, contro dei Pumas piuttosto sperimentali ma tutt’altro che inadatti al livello internazionali, infila un’altra vittoria per 17-29. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

10 giugno – L’Italia perde con l’Australia l’ultima partita del girone del Mondiale Under 20. In semifinale, invece, si scontreranno Inghilterra-Irlanda e Sudafrica-Nuova Zelanda, con i Baby Boks già vincitori sui Baby Blacks nella Pool.

14 giugno – A Dunedin gli All Blacks evidenziano grandi passi in avanti rispetto ad una settimana fa e, nel secondo test contro l’Inghilterra, domina in lungo e in largo per 70 minuti con la consueta autorità, lasciando le briciole agli ospiti. Nei 10 finali, però, i campioni del mondo si addormentano e lasciano marcare due mete al XV della Rosa, che recupera fino al 28-27. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

Prima sfida, invece, tra Sudafrica e Galles e per i Dragoni non c’è praticamente storia. Gli Springboks mantengono sempre il pallino del gioco e marcano ben cinque mete in 60′ contro degli ospiti praticamente impotenti di fronte allo strapotere fisico e tecnico dei n°2 al mondo. Un 38-16 inequivocabile.

20 giugno – Dopo la sconfitta contro la Scozia nella semifinale degli spareggi, gli azzurri vincono contro le Fiji 17-22 e conquistano la salvezza, nonostante fosse già garantita dal fatto di ospitare la rassegna iridata nel 2015 in Italia. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

Nella sfida per il titolo, invece, l’Inghilterra si riconferma campione per il secondo anno consecutivo. I sudditi di Sua Maestà, nell’atto conclusivo, superano il Sudafrica del fenomeno Handrè Pollard (carnefice della Nuova Zelanda in semifinale) 21-20 in un match appassionante e aperto fino all’ultimo secondo. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

21 giugno – Dopo le sconfitte contro Fiji e Samoa, in cui erano emersi tutti i problemi attitudinali e strutturali, l’Italia di Jacques Brunel collassa definitivamente contro il Giappone. A Tokyo, i nipponici vivono una giornata storica e confermano di essere in enorme crescita, infilando addirittura la decima vittoria consecutiva. I padroni di casa sfruttano in pieno tutte le disattenzioni azzurre, che si svegliano tardi, perdendo 26-23 e toccando il punto più basso della gestione Brunel. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA 

Nuova Zelanda e Inghilterra chiudono la serie di test match e per gli All Blacks è ancor più agevole della settimana prima demolire le chance inglesi. Il mattatore è il solito Julian Savea, che firma tre mete in apertura e chiusura e condanna gli inglesi ad un insindacabile 36-13. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

Dopo un secondo match interlocutorio, concluso 6-0 per i Wallabies, l’Australia di McKenzie riprende la marcia e asfalta nuovamente una Francia inconsistente ai massimi livelli. Folau è imprendibile, marca le due mete che spaccano la partita e diventa l’incubo dei difensori transalpini. Bleus arati 39-13 senza appello. CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

Tutt’altra storia, invece, tra Sudafrica e Galles nella rivincita. I Dragoni dimostrano di aver voltato pagina dopo la batosta della settimana prima e al 23′ sono avanti addirittura 0-17 a Nelspruit. Gli Springboks si riportano sotto alla fine del tempo, ma la prima mezzora del secondo tempo è soltanto di marca gallese. Una meta di Owens e il piede di Biggar portano i suoi sul +13. Finita? No, perché Le Roux e una meta di punizione per una sciocchezza di Liam Williams consentono ai Boks di operare una rimonta impossibile negli ultimi 10′ (31-30). CLICCA QUI PER GLI HIGHLIGHTS DELLA SFIDA

28 giugno – Le Fiji asfaltano senza problemi le Isole Cook con un largo 108-6 e staccano il pass per il Mondiale 2015. I figiani, dunque, conquistano anche l’onore di inaugurare la rassegna iridata contro l’Inghilterra.

 

To Be Continued…

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Official Twitter Telegraph

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