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Rugby | Pro12, i top e i flop della 9^ giornata: volti nuovi tra Treviso e Zebre, Minto trascinatore

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TOP

Benetton Treviso

Marco Barbini: MVP dell’Eccellenza 2011 a soli 21 anni, eppure il grande salto lo ha compiuto solo quest’estate. Anche troppo tardi considerando le grandi qualità di questa dirompente terza linea, in crescita esponenziale nelle ultime settimane e capace di non far rimpiangere Favaro e Zanni. Dinamico ed intelligente in fase offensiva, grazie anche all’ottima confidenza con l’offload, aggressivo e battagliero in fase difensiva. In rampa di lancio.

Francesco Minto: la potenza e la cattiveria agonistica messe in campo dal gladiatore di Mirano, al momento del suo ingresso in campo, difficilmente poteva essere quantificabile. Un impatto micidiale sul match, che ha galvanizzato tutta la squadra nel momento più difficile. Peccato per le due mete rivelatesi poi inutili.

Dean Budd: sempre presente in giro per il campo e nel ricevere palloni da portare avanti, con la consueta arroganza fisica. Ad ogni corsa riesce a guadagnare metri, impensierendo la difesa gallese e mettendo sul piede avanzante i suoi. Una chiave importante per il gioco di Casellato, anche quando rientreranno i titolari.

Zebre

Michele Visentin: il suo ingresso cambia, di fatto, la partita. L’ex Calvisano dà nuova linfa ai compagni di squadra e infonde soprattutto più coraggio nelle giocate offensive. Sua la volata decisiva per la prima meta di Bisegni, sua la seconda marcatura da vero finalizzatore (tralasciando i dubbi sulla validità o meno). Un’arma in più nell’arsenale di Cavinato.

Matteo Pratichetti: si lascia alle spalle un periodo buio con un secondo tempo d’autore. Compie la giocata decisiva della partita, con il break nella difesa scozzese e il bel passaggio al largo a favorire la meta di Visentin. Bloccato in un primo tempo timoroso delle Zebre, decisamente più efficace quando si è alzato il ritmo in fase offensiva.

Brendon Leonard: lui c’è sempre, nel bene e nel male. Commetterebbe anche qualche sbavatura nel primo tempo, ma errori veniali a cui rimedia nel corso del match con la sua consueta precisione e velocità d’esecuzione nel giostrare la propria squadra. Chi vorrebbe che giocasse Palazzani, in ottica nazionale, dimentica di avere in rosa un ex All Black.

FLOP

Benetton Treviso

Sam Christie: possiede la qualità e i colpi per dare un contributo maggiore nel ruolo di secondo playmaker, come dimostrato contro il Leinster. In Galles, invece, il neozelandese compie un passo indietro e non incide sul match, differentemente dai propri colleghi di reparto. Inoltre, la maglia n°12 non sembra calzargli a pennello per quanto riguarda i compiti difensivi.

Meyer Swanepoel: un onesto lavoratore, ma non riesce a dare quel quid in più alla difesa biancoverde e nei punti d’incontro. Le terze linee gallesi lo mettono spesso e volentieri in difficoltà. Sottotono.

Zebre

Kelly Haimona: si ritrova tra i flop dopo le tre ottime prestazioni in maglia azzurra, pagando dazio probabilmente la fatica accumulata nelle tre durissime settimane di test match internazionali. Preciso nella distribuzione, ma è il gioco al piede che viene a mancare in maniera evidente, con grubber avventati e spesso immotivati, con cui rischia a più riprese di far ripartire pericolosamente i gallesi.

Giulio Toniolatti: giornata storta per l’ala romana. Lascia scoperto il proprio angolo nel gioco tattico e, nel complesso, è anonimo ed inconcludente in fase offensiva. Ci aveva abituato a ben altre prestazioni.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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