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Sci Alpino

Sci alpino: Italia, due podi… e mezzo in America

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Una due giorni senza dubbio positiva per lo sci alpino azzurro in Nordamerica: doppio podio a firma Federica Brignone e Dominik Paris, un quarto posto conquistato dallo stesso velocista e altri due piazzamenti nei dieci firmati da Manuela Moelgg e Werner Heel.

Un podio era atteso dalla squadra di velocità e fortemente sperato da quella femminile di gigante. Già nella discesa di sabato, Paris sembrava davvero capace di iniziare nel migliore dei modi la propria stagione, ma alcune piccole sbavature nel finale, unite agli inserimenti a sorpresa di Fayed ed Osborne-Paradis che testimoniano come la pista di Lake Louise sia sempre aperta ad una varietà di soluzioni, lo avevano letteralmente beffato, pur regalandogli un piazzamento comunque molto, molto positivo. Dominik si è rifatto da campione vero, dimostrando, come ha ammesso egli stesso nelle interviste del dopo gara, di essere “un velocista ormai completo“: terzo in supergigante, dove non era mai andato oltre la dodicesima posizione. Assieme alla guardia forestale altoatesina, in discesa si è visto un Werner Heel molto positivo, mentre Fill in entrambe le gare, pur conquistando piazzamenti regolari, è sembrato sotto le attese che lo davano come l’azzurro più in forma. Male, malissimo Christof Innerhofer, ma il bimedagliato olimpico aveva messo chiaro da settimane la sua precaria condizione fisica; ne riparleremo a gennaio, sulle amate grandi classiche. Qualche punto per Silvano Varettoni in libera, che forse avrebbe potuto sfruttare meglio il buon numero di partenza, deludente Matteo Marsaglia che aspetta la Birds of Prey per rifarsi.

Per quanto riguarda le ragazze, si diceva del podio “fortemente sperato” ma non di facile pronostico alla vigilia, visto che comunque Federica Brignone ormai dal marzo 2012. Un risultato del genere le serve per archiviare in via definitiva un periodo negativo, con una stagione gettata al vento per il problema alla caviglia e quella successiva quasi di riambientamento dopo un così lungo stop. Riambientamento che sta vivendo adesso Irene Curtoni, tanto in slalom quanto in gigante, pur con una forma ed una convinzione crescenti; e cosa dire della convinzione di Manuela Moelgg, che dopo lo splendido slalom di Levi torna a graffiare anche in gigante, riconquistando un piazzamento nelle dieci? Importante aver rivisto a punti Elena Curtoni, che ha sconfitto un pettorale pesantissimo, e Nicole Agnelli, per quanto entrambe le valtellinesi abbiano sbagliato eccessivamente nella seconda manche del gigante al pari di Francesca Marsaglia; in chiave futura, la notizia più bella è sicuramente, ancora una volta, Marta Bassino, al secondo piazzamento a punti – e con quale stile di gara! – in tre gare ufficiali. Notizie belle che latitano un po’ di più in slalom, sebbene la seconda manche di Chiara Costazza rappresenti un passettino in avanti: in una prova dove nessuna delle migliori ha praticamente sbagliato, la trentina non ha potuto assaltare la top ten, però ha messo in mostra una scioltezza nei movimenti forse mancata a Levi. Si può fare ancora meglio.

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foto: Fisi

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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