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Tuffi: missione competitività, l’Italia punta sui coefficienti

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Al termine degli Europei di Berlino, che l’ItalTuffi aveva chiuso con quattro medaglie tutte al femminile, avevamo provato ad analizzare il perché della mancanza di podi continentali al maschile da ben cinque anni. Coefficienti di difficoltà, la risposta: i nostri rivali crescono, grazie anche a strutture sempre più all’avanguardia, mentre il Bel Paese rimane pressoché fermo.

A distanza di qualche mese, invece, qualcosa sembra muoversi. Ed è una splendida notizia, per provare a rilanciare un settore ricco di talento ma povero di soddisfazioni nei più prestigiosi palcoscenici internazionali. Mancano palestre e piscine adeguate nello Stivale? La soluzione è andare all’estero: Andreas Billi (classe 1990) è in Messico, Tommaso Rinaldi (1991) in Canada. Si pecca nelle motivazioni, faticando ad aumentare i proprio coefficienti? Pronto l’intervento della Federnuoto, che nel regolamento della stagione 2014-2015 ha introdotto una novità piuttosto significativa nell’ambito delle selezioni per gli Europei di Rostock e i Mondiali di Kazan.

I criteri rimangono gli stessi – atleti precedentemente medagliati e due per ogni specialità, forniti dalla somma dei migliori due punteggi nelle tre gare di qualificazione tra febbraio e luglio – ma a cambiare sono le modalità di raggiungimento di tali punteggi. E si tratta di un importante passo avanti, che forse comporterà qualche problema di troppo all’inizio ma che certamente aiuterà l’intero movimento a risollevarsi e tornare competitivo. Da adesso in poi, infatti, per essere selezionabili bisognerà eseguire in gara una serie in linea con i più alti standard internazionali.

In tabella è possibile consultare tutte le novità e, confrontandole con i recenti Europei di Berlino, salta subito all’occhio come l’asticella sia spostata molto più in alto. Qualche esempio. Finale individuale 3 metri maschile: Michele Benedetti fu 11esimo (399.55) con solo due tuffi da oltre 3.3 di coefficiente (i due avvitamenti), Giovanni Tocci 12esimo (365.85) con un programma simile e solamente triplo e mezzo rovesciato (fallito) e triplo e mezzo ritornato rispettivamente da 3.5 e 3.4. Idem per la piattaforma: Francesco Dell’Uomo chiuse al settimo posto, ma con i soli triplo e mezzo ritornato e triplo e mezzo indietro da oltre 3.2 di dd il romano non rientrerebbe più nei parametri richiesti.

Da febbraio in poi le serie dovranno essere dunque aumentate, per potersi garantire la possibilità di partecipare a Europei e Mondiali. Ci saranno magari più errori nelle gare di casa, ma si arriverà agli appuntamenti decisivi ben preparati. Gli azzurri lo sanno e stanno lavorando sodo a riguardo: la giusta spinta verso il riscatto è arrivata.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Federnuoto/DeepBlueMedia

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