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Volley, SuperLega – 12^ giornata: le pagelle. Torres show, Casadei salva Modena, flop Macerata, Papi fischiato

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A Santo Stefano si è disputata la dodicesima giornata della SuperLega, il massimo campionato italiano di volley maschile (clicca qui per cronaca, risultati e classifica). Di seguito le nostre consuete pagelle, per scoprire i Top&Flop del venerdì di festa.

 

MAURICE ARMANDO TORRES e FRANCESCO DEL VECCHIO: 10. Sono i due firmatari dell’impresa di giornata: Molfetta sconfigge Macerata dopo 150 minuti di gioco, nella seconda partita più lunga della storia in Serie A1 (in regime di rally point system, naturalmente). Questo è uno dei risultati più sorprendenti della stagione: la nona della classe sconfigge i Campioni d’Italia, fino a ieri rivale più accreditata della Modena capolista.

Il cubano, fresco acquisto del club pugliese, sostituisce uno spento Blagojevic nel primo set e dà la sterzata giusta ai compagni. Kooistra se n’è andato praticamente dalla sera alla mattina, lui non fa sentire l’assenza: 31 punti, 54% in attacco, 3 muri, un paio di stoccate decisive nei momenti più critici.

Lo schiacciatore italiano, invece, viene premiato come MVP, giusto premio per una gara sostanzialmente perfetta e quasi senza errori: 11 punti, determinante apporto in ricezione (67%). Festeggia una sontuosa giornata, storica per tutta Molfetta.

 

ALBERTO CASADEI: 9. Uomo della provvidenza. Modena sta maledettamente soffrendo contro Verona, è sotto 2-1 e rischia di perdere la vetta della classifica. Nel momento più difficile della stagione, dopo la sconfitta contro Trento che ha interrotto la striscia delle nove vittorie consecutive (otto per 3-0), Lorenzetti inventa il cambio della giornata: fuori un pessimo Luca Vettori, dentro l’esperto 30enne.

Nell’infinito quarto set (32-30) risulta determinante, nel tie-break è decisivo per completare il rimontone vincente: 12 punti, segnati in due soli set da titolare, col 63% in attacco e il riconoscimento come MVP sono il giusto premio per il contributo alla causa.

Cercato da Bruninho che ne fiuta il potenziale, rilanciato dai soliti Ngapeth (22) e Petric (21), i canarini respirano e ora si giocheranno il titolo di Campioni d’Inverno nella sfida a distanza con Trento.

 

LUCIANO DE CECCO: 8,5. Il palleggiatore argentino rientra in campo dopo una lunga assenza, gioca probabilmente la miglior partita da quando veste la casacca Sir Safety e Perugia ne ricava subito beneficio, nel sentissimo derby contro Città di Castello. In cabina di regia funziona tutto a meraviglia, smista palloni a tutti i compagni, cerca molto anche i centrali (fantastico 78% del rientrante Buti, accompagnato da 4 muri e dal 50% di Beretta), poi quando serve Atanasijevic è una certezza (16 punti, 58%). La squadra risulterà perfetta in fase offensiva, errori ridotti all’osso e festa grande per il quarto posto blindato.

MARTIN NEMEC: 8. Indemoniato! 80% in attacco (un solo errore), 4 aces, 16 punti complessivi. È lui a tenere le redini di Trento che va via in scioltezza nell’agevole vittoria su Monza.

I ragazzi di Stoytchev, ormai, sono ufficialmente tornati. La magia delle Dolomiti è ancora viva, dopo una stagione di stalle: 10 vittorie su 11 partite giocate (unica sconfitta il 3-0 a Verona), secondo posto a due lunghezze dalla capolista Modena e la possibilità di giocarsi il titolo di Campioni d’Inverno nell’ultima giornata.

 

GIULIO SABBI, BARTOSZ KUREK, JIRI KOVAR: 4,5. Macerata perde il secondo incontro consecutivo, un punto in due partite contro la sesta e la nona in classifica: Latina e Molfetta sono avversari tutt’altro che insuperabili. Il servizio, però, è stato inesistente (0 aces, 17 errori), l’attacco è stato estremamente spuntato (ad eccezione di Parodi), non basta il muro per evitare il terzo scivolone stagionale e la caduta al terzo posto in classifica.

I Campioni d’Italia non vengono certamente aiutati dalle proprie bocche da fuoco. L’opposto azzurro commette troppi errori (6 al servizio senza aces, 1 in attacco), viene murato ben cinque volte, non va oltre al 32% in fase offensiva, segnando solo 16 punti. Lo schiacciatore polacco piazza 18 punti, ma in ricezione non va oltre al 23% di perfetta con 2 errori per 11 sbagli totali. La banda azzurra, invece, si arena al 20% in attacco, leggermente meglio in ricezione ma non può bastare.

LUCA VETTORI: 5. Giornata no, in una stagione che si conferma troppo altalenante. Bruninho non lo serve in maniera importante, ma lui concretizza troppo poco (29%, 3 errori). Al servizio va un po’ meglio, ma dai 9 metri sa fare molto di più. Verrà sostituito nel corso del terzo set e Casadei non lo farà rimpiangere.

FISCHI A SAMUELE PAPI: 2. Gesto vergognoso del pubblico di Piacenza che si permette di fischiare rumorosamente uno dei suoi uomini migliori, uno dei grandi veterani del Copra, sempre tra gli artefici principali dei successi delle ultime stagione.

Sul 24-21 del terzo set la manifestazione più evidente, con il giocatore che protesta palesemente. Anche Vermiglio lo sosterrà. Tifoseria condannata da più parti, anche dai vertici della società emiliana che si sta rialzando dopo un difficilissimo momento societario (e tecnico).

Il grande eroe azzurro non stava attaccando benissimo (27%), ma in ricezione si era trasformato in una roccia!

MONZA: 5. Chiuderanno ufficialmente all’ultimo posto il girone d’andata. Sono ancora a secco di successi, tre punti all’attivo, unico lampo della stagione è l’aver trascinato Perugia al tie-break. Perso il derby, inferiori anche alle altre squadre di fondo classifica (Padova e Città di Castello), fanno fatica a impressionare. Certo c’era poco d’aspettarsi contro la corazzata Trento.

 

(foto Legavolley)

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