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Atletica, il ritorno di Antonietta Di Martino: “Non potevo smettere per un infortunio”

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Antonietta Di Martino non gareggia da oltre due anni. Colpa di un infortunio al ginocchio che sembrava aver posto in anticipo fine alla sua carriera. L’ultima intervista ad Olimpiazzurra risale all’estate 2013: la campionessa di Cava de’ Tirreni dichiarò di puntare senza mezze misure alle Olimpiadi di Rio 2016 (clicca qui per leggerla). In mezzo, tuttavia, un calvario interminabile, un tunnel senza fine dal quale solo ora appare una tenue, ma speranzosa luce. Come si suol dire nella cittadina alle porte della Costiera Amalfitana, Antonietta è “capa tosta“: con carattere e coraggio si è lasciata alle spalle il dolore, mettendosi di nuovo in gioco a 37 anni per l’ultima sfida della carriera.

Penso che ormai ci siamo. Mi sto allenando bene da qualche mese al “Vestuti” dove si è creato un gruppo molto affiatato che mi ha dato una grossa iniezione di fiducia facendomi riscoprire l’amicizia e il piacere di saltare. Dopo un periodo buio, sono in ripresa: a febbraio vorrei partecipare ad una gara. Ad un certo punto ho anche pensato di non poter più camminare, visto che mi faceva male il ginocchio pure solo scendendo dal letto, figuriamoci gareggiare. Ora ritengo di aver superato questa brutta fase e sono felice di poter mantenere una promessa fatta dapprima a me stessa e poi a tutti gli sportivi che mi seguono da anni: non chiudere la carriera agonistica per infortunio. Voglio fare benino e mi sto impegnando in tal senso. Sicuramente negli ultimi mesi ho fatto passi da gigante, non avvertendo più dolore ho potuto allenarmi con continuità e acquistare pure tono muscolare“, ha dichiarato la primatista italiano del salto in alto con 2.03 metri al quotidiano  ‘La Città di Salerno’, in un’intervista a cura di Donatella Ferrigno.

L’azzurra non si pone particolari obiettivi per il 2015: “A livello personale vorrei solo un po’ di serenità, perché sono fermamente convinta che stando bene e serena, le cose poi vengono da sé. Auguro a tutti di poter realizzare i propri desideri, ma li esorto ad accontentarsi di quello che si ha, sono un’ottimista e vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Basta poco per essere felici”.

La Di Martino si sofferma poi sul livello del salto in alto in Italia ed a livello internazionale: “In Italia vedo molto bene le giovani Trost e Furlani. In campo internazionale noto che le atlete con le quali gareggiavo, come la Vlasic, la Chicherova e la Hellebaut, sono attualmente fuori gioco per infortuni o maternità. Invece sta facendo molto bene la mia amica spagnola Ruth Beitia e ne sono contenta. Le misure però non sono eccellenti. Saltando anche 1,95, ora è probabile ottenere una medaglia importante“.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    28 Gennaio 2015 at 15:01

    Sono contento di rivederla in pedana a prescindere da cosa succederà in questi due anni. Per quanto sia molto difficile per lei nuovamente risalire dopo l’ennesimo stop fisico, sono sicuro che saprà tirar fuori un’altra grande gara importante.

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