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Basket, Eurolega Top16: Milano al secondo crollo, la crisi è aperta

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Non poteva iniziare nel modo peggiore la Top16 dell’Olimpia Milano. Due brutte sconfitte e due ko che aprono già un processo sulla squadra di Banchi. Dal disastro casalingo contro il Nizhny allo sprofondo greco contro l’Olympiacos e adesso la situazione in classifica comincia seriamente a preoccupare.

La cosa che preoccupa maggiormente è l’atteggiamento mostrato dalla squadra di Banchi quando comincia ad andare sotto e vede l’avversario allungare. Sia ieri sera che contro il Nizhny non c’è mai stata una reazione e l’Olimpia ha cominciato a disunirsi sia in difesa e soprattutto in attacco. La sensazione è quella che Milano non sia ancora una squadra nel vero senso della parola, ma un insieme di tanti bravi giocatori, che nel momento delicato cercano di vincere il match da soli, andando troppo spesso a sbattere sul ferro o sulle difese avversarie.

Pensare che un anno fa la situazione era completamente diversa e propria la vittoria con l’Olympiacos era stata il trampolino per la meravigliosa cavalcata milanese. Di quella squadra manca davvero tutto: carattere, voglia di sacrificio, di lottare su ogni pallone e soprattutto manca quel leader in termini di punti che era Langford. La passata stagione più volte la guardia americana aveva risolto numerosi problemi e quando l’attacco faticava, bastava consegnare il pallone a lui e quasi sempre la retina si muoveva. Il paragone in questo momento tra quel Langford e l’attuale Brooks, colui che avrebbe dovuto sostituirlo, è impietoso, visto che l’ex Nets e Lakers non è mai del tutto riuscito ad adattarsi alla pallacanestro europea, risultando spesso un’anima sperduta nel gioco di Milano. Se ci aggiungiamo che in difesa è come se non ci fosse ecco che il problema Brooks si ampia.
Non è ovviamente tutta colpa dell’americano, perchè possiamo aggiungerci anche gli altri nuovi acquisti (Ragland, Kleiza e James), che vanno troppo a corrente alternata e non sono ancora riusciti ad incidere.

La prossima settimana ci sarà una sfida decisiva per l’Olimpia, che volerà a Malaga contro l’Unicaja. Assolutamente obbligatorio vincere, altrimenti il progetto di ripetersi in Europa si trasformerebbe già in autentico fallimento, che il dominio in Italia potrebbe non cancellare.

 

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foto da pagina FB Olimpia Milano

twitter Andre_Ziglio

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

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