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Calcio Femminile, Manuela Giugliano in esclusiva: “Serviranno anni per cambiare le cose”

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Uno dei talenti più lucenti del panorama calcistico italiano in rosa, reduce dalla vera e propria impresa del Mondiale U17 di Costa Rica culminata con uno splendido terzo posto, Manuela Giugliano rappresenta quel nuovo che avanza di cui tanto il movimento del calcio femminile ha bisogno per avvicinarsi alla realtà europea. L’astro nascente della Torres si è raccontata a 360 gradi ad OA, tra obiettivi, aspirazioni e prospettive del calcio in rosa tricolore.

Partiamo dal 2014 e dall’impresa che hai realizzato con le tue compagne dell’Under 17 nel mondiale di Costa Rica. Che ricordi ti ha lasciato quell’avventura?

Partiamo dal presupposto che è stata un’esperienza indimenticabile, ma sopratutto essere arrivate lì dal nulla a conquistare la medaglia di bronzo dove nessuna nazionale giovanile era mai arrivata, fa di noi delle piccole eroine, anche grazie al mister e al nostro staff. Spero solo di non dimenticare quelle emozioni che ho provato con le mie compagne“.

Il passaggio dal Pordenone alla Torres è senza dubbio un’occasione per mettere in luce le tue grandi qualità: come ti trovi nel nuovo club e che cosa hai imparato dalle tue compagne più esperte?

Se devo essere sincera a Pordenone mi sono trovata benissimo, potevo fare molto di più se avessi avuto un po’ più di spazio per giocare. Certo andare alla Torres è stato per me un grande salto, ma devo dire che le mie compagne mi stanno aiutando sia dentro che fuori al campo“.

La tua posizione è quella di trequartista, hai qualche modello a cui ti ispiri? Anche in riferimento al calcio maschile?

In campo femminile a dir la verità, non ho un modello però mi è stato detto da qualche esperto che sono molto simile a Pamela Conti o ad Alice Paris. In campo maschile il mio idolo e Alessandro del Piero, però mi ispiro anche ad Andrea Pirlo e Francesco Totti“.

Ora fai parte della selezione dell’Under 19 che nel 2015 si giocherà le sue chance per partecipare al Campionato Europeo di categoria e cercare di ben figurare: che cambiamenti hai notato in questo salto tra Nazionale u17 e u19 e quali sono le difficoltà eventuali che ti aspetti?

E’ chiaro che in ogni passaggio che fai ci sono cambiamenti: allenatori, preparatori diversi ed è ovvio che ognuno adatta i proprio metodi. Noi non possiamo fare altro che adeguarci alle differenti metodologie con professionalità.
Io è le mie compagne vogliamo ben figurare al prossimo Europeo e altrettanto arrivare allo stesso risultato arrivato in under 17 o se non di più“. 

Sfortunatamente, in Italia, il calcio femminile non ha molto credito rispetto al maschile: che cosa pensi di questo e che cosa proporresti?

Come ho già detto anche in passato in Italia siamo molto indietro rispetto al resto dell’Europa. Ci sono segnali di discontinuità, ma ci vorranno tanti anni ancora prima che succeda. A mio parere, servirebbe più visibilità e basterebbe parlare in tv anche solo 10 minuti e si farebbe un passo avanti“.

Per chiudere, quali sono i tuoi sogni per il futuro?

Il mio sogno è sempre lo stesso: giocare a calcio e diventare professionista“.

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Immagine: graphistudio

giandomenico.tiseo@olimpiazzurra.com

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