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Calcio – Serie A, 18esima giornata: un turno che può cambiare la stagione

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Una corsa senza fiato dalla 17esima alla 18esima giornata della Serie A di calcio. Da delicate sfide a big match fondamentali in ottica futura: in palio non c’è infatti solo il titolo di campione d’inverno, ma anche e soprattutto punti pesantissimi per le zone di alta classifica. Si affronteranno le prime quattro della classe: due gare dai contorni suggestivi, da vivere dal primo all’ultimo minuto. I giochi sono ancora molto aperti.

L’escalation di emozioni inizierà sabato alle 18. Il Sassuolo dei miracoli, nono in classifica a quattro punti dall’Europa League, vuole continuare a sognare dopo il successo di San Siro ospitando in casa l’Udinese dodicesima. Per il Milan, malamente sconfitto tra le mura amiche dagli emiliani, ci sarà invece la possibilità di riscatto alla sera (20.45) sul campo del Torino. Possibile l’esordio dal primo minuto per Alessio Cerci, indimenticato ex granata, che nei venti minuti giocati in ritardo di condizione nel giorno dell’Epifania ha comunque dimostrato di poter aiutare una squadra – quella rossonera – che fatica tremendamente a tenere l’interruttore delle energie mentali acceso con costanza. E la difesa continua a fare acqua sulle palle ferme.

La domenica delle sfide imperdibili prenderà il via alle 12.30 con Inter-Genoa. I nerazzurri vivono un periodo di crescita, specialmente caratteriale, confermata dal pareggio dello Stadium. Contro il Grifone, però, mancheranno gli squalificati Juan Jesus, Andrea Ranocchia e Mateo Kovavic. Possibile una maglia da titolare per Lukas Podolski, apparso già importante nello scacchiere tattico di Roberto Mancini. I rossoblù, reduci dal 2-2 in rimonta con l’Atalanta, proveranno ad approfittare delle tante assenze lombarde per tornare in lotta per il terzo posto. Alle 15 spazio a Fiorentina-Palermo (visti gli ultimi risultati, favoriti i rosanero guidati da uno scatenato Paulo Dybala), Sampdoria-Empoli (blucherchiati chiamati al riscatto) e alle sfide salvezza Atalanta-Chievo, Verona-Parma e Cagliari-Cesena, con Gianfranco Zola a caccia dei primi punti sulla panchina sarda dopo il pesante flop del Barbera.

Ma non finisce qui. Per i soliti motivi di sicurezza, nel pomeriggio domenicale gli occhi saranno puntati anche sull’Olimpico. In campo Roma e Lazio, una partita che nella Capitale vale come una stagione. Il popolo giallorosso, così come quello laziale, vive per i centottanta minuti stagionali della doppia stracittadina. In palio c’è la supremazia territoriale, spesso posta davanti alla classifica in ordine di priorità. Quest’anno, però, le cose sono diverse. La Roma è seconda con un punto in meno della Juventus, la Lazio terza a meno nove dai cugini. Tutto è ancora apertissimo, soprattutto perché il termometro della condizione fisica sembra posizionare in vantaggio la squadra di Stefano Pioli, guidata da un Felipe Anderson imprendibile. Sarà una partita che varrà – se possibile – ben più di un semplice derby.

Intanto, la capolista attenderà il risultato da Napoli. Sotto il Vesuvio, in un San Paolo che ha promesso un grande omaggio a Pino Daniele, il 18esimo turno terminerà con il sempre caldissimo Napoli-Juventus. Meno di un mese fa, nella Supercoppa Italiana di Doha, i bianconeri furono due volte ripresi dagli azzurri e poi sconfitti dopo una serie di calci di rigore al cardiopalma. La Juventus attuale è diversa da quella di inizio stagione: crolla nella ripresa e pecca in brillantezza. Discorso ugual per il Napoli, ma davanti al cambiamento c’è il simbolo più: difesa concentrata e, finalmente, i gol di Gonzalo Higuain. Quattro nelle ultime due gare. Rafa Benitez continua a inseguire il terzo posto e il momento sembra favorevole per rimischiare totalmente in tavola le carte del campionato.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

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Foto da: Wikipedia

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