Ciclismo

Ciclocross, Mondiali: Pauline Ferrand Prevot iridata anche nel fuoristrada! Rimpianto Lechner

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Da Ponferrada a Tabor il passo è breve. Specialmente per Pauline Ferrand Prevot, che a queste due località ha legato in maniera indissolubile la propria carriera. Campionessa del mondo su strada in Spagna, oggi la francese si è ripetuta, conquistando l’iride in Repubblica Ceca ai Campionati Mondiali di ciclocross.

Tra fango e neve, presente sul percorso e come fattore atmosferico contingente, Ferrand Prevot ha sferrato il proprio attacco a metà gara, sfaldando il gruppetto di testa, ridottosi a 6-7 unità dopo i primi due giri. In vista dell’ultima tornata è stata raggiunta dalla belga Sanne Cant, seguite ad una manciata di secondi dall’olandese Marianne Vos e dalla ceca Katerina Nash. La Cant ha provato a superare e staccare la Ferrand Prevot, che però è rimasta sulla sua ruota superandola in vista delle fasi finali di corsa. La francese è entrata in testa nell’ultimo rettilineo lanciando una volata irresistibile per l’avversarie e conquistando così il secondo titolo mondiale nel giro di pochi mesi in due specialità diverse. Sul terzo gradino del podio, staccata di 15”, è salita una Marianne Vos che non è apparsa al top ma comunque in condizioni migliori rispetto alla scorsa settimana. Alle sue spalle Nikki Harris e la Nash.

La migliore delle italiane sul traguardo è stata Alice Maria Arzuffi, 14esima con una prova convincente che ha confermato quanto di buono fatto vedere nelle ultime uscite in un contesto competitivo che potrebbe vederla crescere nei prossimi anni.

Un discorso a parte merita Eva Lechner, che ha chiuso in 31 esima posizione. Nella prima curva, infatti, l’azzurra è caduta, forse a causa di una traiettoria di Nikki Harris che l’ha ostacolata. Di fatto la sua gara si è chiusa lì, considerando che la sua bici ha avuto problemi meccanici e si è dovuta recare a piedi sino alla lontana zona dei box. Nel corso della gara ha fatto segnare il miglior tempo sul giro, quando però ormai le prime posizioni erano lontane. Un vero peccato considerando una condizione fisica, messa in luce anche oggi, che probabilmente le sarebbe valsa l’opportunità di giocarsi la maglia arcobaleno.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Pagina Facebook Pauline Ferrand Prevot

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